Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è in diretta dalla Camera dei Deputati per comunicare le nuove misure restrittive per contenere i contagi da Covid-19. Conte chiede al Parlamento di esprimersi sui nuovi provvedimenti.
“Quadro in rapida e negativa evoluzione”, con queste parole ha aperto il confronto. “La pandemia corre inesorabilmente in tutto il continente, ogni Paese ha scelte difficili”.
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I dati in tutta Italia
1939 persone ricoverate in terapia intensiva, col 21% dei posti in terapia intensiva già occupati. All’inizio dell’emergenza erano 5179 i posti di terapia intensiva in Italia, in questi mesi distribuiti 3370 nuovi ventilatori e i posti letto attivabili sono 9072, e ce ne sono ancora 1789 distribuiti nei prossimi giorni per altri 1841 posti letto.
“Ci saranno tre aree identificati in scenari di rischio, con misure modulari. L’inserimento di una Regione nella fascia delle aree avverrà con ordinanze del Ministro della Salute e dipenderà dal coefficiente di rischio raggiunto dalla Regione, come certificato dal report ufficiale dall’Iss. Sempre con ordinanze del Ministro della Salute sarà possibile uscire da un’are aa rischio e entrare in un’altra. Per l’intero territorio nazionale intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure che contribuiscano a rafforzare quel piano di contenimento necessario e che stiamo già perseguendo.
Disporremo la chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, generi alimentari, tabacchi ed edicole. In coerenza con la chiusura di sale giochi e Bingo, chiusura anche corner scommesse e videogiochi. Chiuderanno anche Mostre e Musei, avremo anche la riduzione fino al 50% del limite di capienza dei mezzi pubblici locali e limiti agli spostamenti da e verso le Regioni che presentano elevati coefficienti di rischio, salvo comprovate esigenza lavorative, di studio, salute e altre necessità.
Introdurremo limiti alla circolazione delle persone nella fascia serale più tarda, salvo le medesime eccezioni. Prevediamo la possibilità che la scuola di secondo grado passino integralmente alla didattica a distanza sperando che sia una misura temporanea. Quanto alle Regioni in condizioni di rischio introduciamo ulteriori disposizioni restrittive graduandole di intensità e severità. Stiamo ascoltando le Regioni e terremo conto non solo delle risoluzioni votate ma anche delle istanze poste al tavolo della conferenza con la Regioni”.
“Esteso fino a marzo prossimo il divieto di licenziamento. Estesa la cassa integrazione Covid”.