Coronavirus a Napoli: L’aggressione del virus fortunatamente non ha inciso negativamente sui decessi complessivi.
Il quotidiano “Il Mattino” ha realizzato un focus sull’incidenza dell’epidemia di Coronavirus nei vari quartieri di Napoli. L’aggressione del virus fortunatamente non ha inciso negativamente sulla mortalità complessiva. A marzo 2020 l’anagrafe di Napoli ha complessivamente registrato 883 morti, l’anno precedente erano stati tre in più, 886. La differenza in valore assoluto fra i decessi d’inizio anno 2019 rispetto al 2020 segna comunque una flessione di 60 unità (da 2.775 a 2.715), che in termini percentuali si trasforma in un 2,16% (variazione dunque minima).
Nella suddivisione quartiere per quartiere, si registrano però variazioni. Da un lato c’è ad esempio Miano, dove si registra un’importante flessione nel numero dei decessi che decresce quasi del 39%, passando dai 70 del primo trimestre 2019 ai 43 dell’anno in corso. Anche a Scampia si osserva un dato estremamente positivo con il numero dei decessi che scende di venti unità (da 103 a 83, variazione percentuale superiore al -19%). Dal raffronto, quartiere per quartiere, degli ultimi due anni, però vengono fuori anche variazioni in sostanziale crescita. È il caso, ad esempio, del piccolissimo quartiere Porto, che con una crescita in valore assoluto di soli nove morti rispetto allo scorso anno (da 14 a 23), vede decollare il valore percentuale dei morti di quartiere che arrivano a un preoccupante 64%.
Le due municipalità dove si è registrato il più alto numero di contagi sono la Quinta (Vomero-Arenella) e la Prima (che comprende Chiaia e Posillipo). L’Arenella è l’unico fra i quattro quartieri in esame che ha fatto segnare una decrescita del numero dei decessi fra primo trimestre 2019 e 2020: si è passati da 250 a 216 (variazione percentuale pari al -13,6%). A Chiaia una lievissima crescita in valore assoluto (da 127 a 132 decessi), che in termini percentuali vale un 3,9%.
Al Vomero l’aumento è leggermente più sostenuto, con un 9,74% generato dai quindici morti in più nel raffronto tra i due anni (da 154 a 169). Posillipo è, invece, il quartiere dove il numero dei defunti ha inciso in maniera più netta: nel periodo gennaio-marzo del 2019 sono morte 54 persone, quest’anno 70 (crescita del 29,6%).