L’emergenza Coronavirus a Napoli ha portato a modifiche nei trasporti pubblici. I servizi sono stati ridotti del 50%, con massima attenzione al rispetto delle fasce pendolari ed ai collegamenti con le periferie. Per quanto riguarda Anm, come riportato da “Il Mattino”, vi sono comunque assembramenti di persone su alcune linee dei bus.
Per esempio, alle 11 di ieri vi erano oltre 40 passeggeri sul bus 151 (linea che collega Piazza Garibaldi con Piazzale Tecchio, attraversando i quartieri di Fuorigrotta e Chiaia). In una situazione del genere, è difficilissimo mantenere la distanza di sicurezza di un metro tra i passeggeri:
“Senza il necessario controllo e le opportune misure di prevenzione circa la disinfezione dei mezzi dopo ogni corsa -sottolinea Adolfo Vallini, conducente di bus e componente del coordinamento del sindacato Usb– il trasporto pubblico rischia di diventare potenziale veicolo di contagio per la salute pubblica e gli operatori del settore che, sebbene gli annunci, sono ancora sprovvisti di idonei DPI e di opportuna valutazione dei rischi“.
Per Vallini, “bisognerebbe limitare il numero di presenze a bordo attraverso il potenziamento delle linee, in netta controtendenza rispetto ai provvedimenti adottati, con particolare attenzione agli orari di punta”.
Non tutti gli autisti Anm hanno le mascherine, ma dalla Regione Campania hanno assicurato che arriveranno nei prossimi giorni e verranno consegnate a tutte le aziende di trasporto pubblico locale.
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