Emergenza Coronavirus: il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, allontana la fase 2, preannunciando che le misure restrittive andranno oltre il 13 aprile. Scuola: ipotesi colloquio online per la Maturità.
Come ufficializzato dall’ultimo DPCM del premier Giuseppe Conte, l’emergenza Coronavirus fermerà l’Italia fino a lunedì 13 aprile. Tuttavia, la cosiddetta fase 2 da lui annunciata (quella di “convivenza col virus”) è destinata ad iniziare ben dopo quella data. Lo ha fatto chiaramente capire Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile, intervenuto a Radio 1: “Dopo Pasqua e Pasquetta, anche il 1 maggio lo passeremo chiusi in casa? Credo proprio di sì, non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte settimane”.
Borrelli ha inoltre ribadito la necessità di avere “comportamenti rigorosissimi” e che il Coronavirus “cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze” per diverso tempo. La chiusura di negozi ed attività non essenziali andrà dunque avanti oltre il 13 aprile, come anche la chiusura delle scuole.
Il Coronavirus e la scuola: Maturità con colloquio online?
Che hanno dovuto fare di necessità virtù attraverso la didattica a distanza, per il cui potenziamento il Governo ha stanziato 85 milioni di euro. Per quanto riguarda il ritorno in classe, la data spartiacque è quella del 18 maggio.
La maggiore preoccupazione riguarda il mezzo milione di studenti che dovrà svolgere l’esame di terza media e, soprattutto, gli altrettanti alle prese con la Maturità. Come annunciato dalla ministra Lucia Azzolina, ci saranno commissioni interne con presidente esterno (“rivoluzione” già sperimentata tra il 1998 e il 2006, per poi lasciare di nuovo spazio dal 2007 alle commissioni miste). Stando a una bozza che dovrebbe essere discussa nel prossimo Consiglio dei Ministri, se l’emergenza sanitaria consentirà una ripresa dell’attività didattica a scuola entro il 18 maggio, gli esami verranno svolti con la regolare presenza dagli studenti (probabilmente tutti ammessi). La seconda prova verrebbe sostituita con una prova della singola commissione d’esame, tenendo conto soltanto del lavoro effettivamente svolto durante l’anno.
Se invece le scuole non dovessero riprendere entro il 18 maggio o per ragioni sanitarie non possano svolgersi esami “in presenza”, la Maturità si svolgerà per via telematica. L’esame consisterebbe in un unico colloquio orale, in cui si terrebbe conto delle esperienze maturate nei percorsi dagli studenti e le loro “competenze trasversali”: ipotesi triste ma che diverrebbe necessaria.
L’esame di terza media invece potrebbe essere sostituito da una semplice valutazione finale del consiglio di classe. È comunque prevista una prova “alleggerita”, grazie all’eliminazione di una o più prove, anche nel caso in cui le scuole dovessero riaprire entro il 18 maggio.