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Coronavirus, diretta conferenza stampa Protezione Civile – 11 marzo 2020 ore 18.00 [VIDEO]

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Bollettino Protezione Civile in diretta video conferenza stampa di oggi 11 marzo h. 18,00: nuovi aggiornamenti sul coronavirus in Italia. 827 morti, 10590 contagi generali, 41 guariti in più per un totale di 1.045.

Ecco l’ultimo bollettino della Protezione Civile dell’11 marzo 2020, presentati poco fa in conferenza stampa con il Capo Angelo Borrelli e Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento di malattie infettive dell’Istituto superiore sanità.

A livello generale fino ad oggi sono 827 i morti, 1045 i guariti dimessi e 10590 contagi positivi al coronavirus. L’aumento rispetto alla giornata di ieri è dovuto a causa di alcuni risultati di tamponi arrivati solo in tarda serata e che sono stati aggiunti oggi. Il bollettino spiega come vi siano 41 guariti in più, mentre i decessi sono 196 in più, 2% nella fascia dei 50enni mentre oltre il 78% ha patologie pregresse tra gli anziani che hanno purtroppo contratto il Covid-19 e sono morti dall’inizio dell’emergenza. Per quando riguarda i contagi ad oggi sono 10590. In terapia intensiva ricoverati 1028 persone mentre i pazienti con sintomi sono 5838.

Alla domanda se il governo valuti un inasprimento delle misure di contenimento del virus, Borrelli ha risposto: “Al momento non ci sono decisioni riguardo una chiusura generalizzata“, sottolineando che in ogni caso “non sono cambiate le valutazioni precedenti del comitato scientifico”.

Il consiglio è sempre lo stesso, uscire per lo stretto necessario e indispensabile“, ha ribadito Borrelli rispondendo ai cronisti in conferenza stampa. Il capo della Protezione civile ha poi sottolineato che anche ci esce a piedi “deve portare l’autocertificazione“.

Quando ci sarà il picco in Italia?

Risponde Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento di malattie infettive dell’Istituto superiore sanità: “Stiamo vedendo piccoli segnali positivi dalle zone rosse. Ma bisogna anche dire che domenica scorsa in Italia ci si è mossi troppo“. Rezza allude non solo alla movida dei ragazzi, ma anche alla fuga dal Nord di tanti italiani verso le regioni del Centro-Sud.

“I modelli matematici per stimare il picco di Covid-19 ci sono, e la Fondazione Bruno Kessler di Trento, con i nostri dati, sta realizzando appunto dei modelli. Ma il picco è difficile da prevedere, un po’ un rebus, perché si tratta di un virus nuovo e fino ad ora abbiamo avuto scenari diversi: prima un aumento di casi in assenza di interventi di distanziamento sociale, poi c’è stata la misura nelle zone rosse e solo da poco” abbiamo una strategia uniforme in tutta Italia”.

L’annuncio dell’OMS: E’ Pandemia

L’Organizzazione mondiale della sanità ha “valutato che l’emergenza coronavirus può essere definita come pandemia“. Il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus ha poi sottolineato: “Siamo incoraggiati dalle misure aggressive adottate dall’Italia, speriamo che abbiano effetti nei prossimi giorni”. Infatti Giovanni Rezza in conferenza stampa ha tranquillizzato spiegando che l’allarme non è rivolto all’Italia ma agli altri Paesi Europei che non hanno ancora adottato adeguate misure restrittive per arginare e tenere sotto controllo il contagio.

Totale positivi e attuali per Regione

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