Presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile proseguono i lavori del Comitato Operativo al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 95.262 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 139.422 i casi totali.
I casi attualmente positivi sono 28.545 in Lombardia, 13.110 in Emilia-Romagna, 10.989 in Piemonte, 10.171 in Veneto, 5.557 in Toscana, 3.562 nelle Marche, 3.245 in Liguria, 3.448 nel Lazio, 1.940 nella Provincia autonoma di Trento, 2.859 in Campania, 2.238 in Puglia, 1.415 in Friuli Venezia Giulia, 1.893 in Sicilia, 1.534 in Abruzzo, 1.281 nella Provincia autonoma di Bolzano, 823 in Umbria, 840 in Sardegna, 755 in Calabria, 606 in Valle d’Aosta, 270 in Basilicata e 181 in Molise.
Sono 26.491 le persone guarite. I deceduti sono 17.669, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.
“Aprire o pensare di aprire in questa fase è abbastanza difficile, non siamo in una diminuzione netta ma in un rallentamento della velocità” dice il vicedirettore dell’Oms Ranieri Guerra, sottolineando che “c’è un serbatoio di asintomatici che continua a garantire la circolazione del virus”. Si potrebbe pensare a riaperture “per classe di lavoro, tipologia geografica e classe di età” ma sempre con “un occhio a una diminuzione marcata di questa curva che ancora non c’è”. “Non credo che il governo italiano voglia procedere alla riapertura senza pensare a questo rischio”.
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Articolo pubblicato il: 8 Aprile 2020 18:26