Il numero dei contagi sta pian piano diminuendo, ma non accenna purtroppo a fermarsi l’epidemia di fake news a proposito del Coronavirus. Al già corposissimo elenco di bufale, se ne aggiunge un’altra.
Sui social, infatti, circola la “notizia” del misterioso arresto di uno scienziato americano, che avrebbe venduto il Covid 19 alla Cina. Lo scienziato esiste, si chiama Charles Lieber, ha una cattedra ad Harvard in chimica e chimica biologica, dove porta avanti i suoi studi sulle nanoparticelle. Il 28 gennaio è stato effettivamente arrestato dagli agenti federali (e rilasciato dietro una cauzione di un milione di dollari) per aver negato i suoi rapporti con la Cina e in particolare con l’università di tecnologia di Wuhan, la città da dove è partita la pandemia.
La bufala non regge per due motivi: tra i capi di imputazione non c’è il traffico di virus e soprattutto è stato dimostrato che SARS Cov2 non è stato fabbricato in laboratorio ma arriva dal mondo animale. Eppure a oltre due mesi di distanza la storia di Lieber è tornata a circolare in Spagna, Sud America e India.
Altra bufala, stavolta “made in Italy”, è quella per cui dietro la pandemia ci starebbe il fantomatico protocollo Agenda ID2020, che prevede che a un certo punto arriverà un vaccino contenente un microchip da iniettare nel popolo per controllarci tramite il 5G.
La bufala parte da un oscuro sito in più lingue, che il 12 marzo ha pubblicato le “rivelazioni”. Nell’articolo si legge che la pandemia è un’invenzione dell’Organizzazione mondiale della Sanità per assecondare un piano deciso a gennaio al World Economic Forum di Davos, tra gli altri da Bill Gates.
Il piano consiste nella vaccinazione forzata di tutta la popolazione del pianeta, per poter iniettare, senza dirlo, un nano chip, in grado di controllarci e dirigerci.
Le uniche notizie vere sono quelle che arrivano dalle fonti ufficiali, ovvero dai siti e le pagine social di Ministero della Salute, Comuni, Regioni e Protezione Civile, che quotidianamente fa il punto in conferenza stampa sul numero di contagiati, guariti e decessi a causa del Covid 19.
Senza dimenticare gli Osservatori delle Fake News costituiti dall’Ordine dei Giornalisti (che ogni settimana pubblica l’elenco consultabile sul sito ODG Campania) e dalla Rai (task force coordinata dal direttore di RaiNews24 Antonio Di Bella con Gerardo D’Amico, giornalista che per la testata “allnews” gestisce il settore medico/scientifico – Segretario Organizzativo).
Articolo pubblicato il: 6 Aprile 2020 12:07