Coronavirus in Campania: dal 4 maggio ripartono i ricoveri programmati negli ospedali. Ci sarà anche la possibilità di far visita ai parenti.
La fase 2, quella di convivenza con il Coronavirus, inizierà il 4 maggio, con la Regione Campania al lavoro per una graduale ripartenza in sicurezza. Recentemente, il governatore Vincenzo De Luca aveva auspicato la ripresa dei ricoveri programmati e delle attività ambulatoriali degli ospedali.
Dunque, dopo quasi due mesi (lo stop per ricoveri programmati sia medici che chirurgici nelle strutture ospedaliere pubbliche, private accreditate e gli ospedali classificati era scattato il 12 marzo), dal 4 maggio i nosocomi campani torneranno pian piano all’ordinario, dopo che durante la fase 1 del Covid 19 era stato possibile solo dare assistenza ai casi d’emergenza e ai pazienti onco-ematologici medici e chirurgici (insomma, solo ai “ricoveri con carattere d’urgenza non differibili”).Si tratta di una ripartenza che probabilmente in pochi si aspettavano. In base alla proroga scattata il 14 aprile scorso si sarebbero dovuti attendere altri 2 mesi, ovvero metà giugno. Misure che erano state adottate anche per consentire di attuare le giuste misure organizzative e relative alla struttura per gestire alla meglio i casi di Coronavirus.
Tale scadenza viene però anticipata, visto che la curva dei contagi è ormai scesa a dismisura (il bollettino di ieri sera parla di soli 13 contagiati su 3014 tamponi). La disposizione regionale riguarda anche l’attività professionale a pagamento e quella per i medici ospedalieri che esercitano presso il proprio studio per interventi chirurgici e prestazioni mediche in regime di ricovero e in ambulatorio.
Inoltre, le persone potranno andare a trovare i loro parenti in ospedale ma solo a seguito di un consulto telefonico. Da sottolineare come nel provvedimento di Palazzo Santa Lucia ci siano una decina di punti: dalle prenotazioni (da favorire tramite Cup e accessi on line), alla soluzione in telemedicina e consulto telefonico per le visite e la pianificazione di sanificazioni straordinarie di ambulatori e stanze di degenza.
Fino alla pianificazione di opportuni percorsi per accedere ai luoghi di diagnosi e cura senza trascurare la precisione negli appuntamenti per ridurre al minimo la permanenza dei pazienti all’interno delle strutture e impedire l’affollamento negli spazi di attesa.