La fase 2, quella di convivenza con il Coronavirus, inizierà il 4 maggio, con la Regione Campania al lavoro per una graduale ripartenza in sicurezza. Recentemente, il governatore Vincenzo De Luca aveva auspicato la ripresa dei ricoveri programmati e delle attività ambulatoriali degli ospedali.
Dunque, dopo quasi due mesi (lo stop per ricoveri programmati sia medici che chirurgici nelle strutture ospedaliere pubbliche, private accreditate e gli ospedali classificati era scattato il 12 marzo), dal 4 maggio i nosocomi campani torneranno pian piano all’ordinario, dopo che durante la fase 1 del Covid 19 era stato possibile solo dare assistenza ai casi d’emergenza e ai pazienti onco-ematologici medici e chirurgici (insomma, solo ai “ricoveri con carattere d’urgenza non differibili”).
Tale scadenza viene però anticipata, visto che la curva dei contagi è ormai scesa a dismisura (il bollettino di ieri sera parla di soli 13 contagiati su 3014 tamponi). La disposizione regionale riguarda anche l’attività professionale a pagamento e quella per i medici ospedalieri che esercitano presso il proprio studio per interventi chirurgici e prestazioni mediche in regime di ricovero e in ambulatorio.
Inoltre, le persone potranno andare a trovare i loro parenti in ospedale ma solo a seguito di un consulto telefonico. Da sottolineare come nel provvedimento di Palazzo Santa Lucia ci siano una decina di punti: dalle prenotazioni (da favorire tramite Cup e accessi on line), alla soluzione in telemedicina e consulto telefonico per le visite e la pianificazione di sanificazioni straordinarie di ambulatori e stanze di degenza.
Fino alla pianificazione di opportuni percorsi per accedere ai luoghi di diagnosi e cura senza trascurare la precisione negli appuntamenti per ridurre al minimo la permanenza dei pazienti all’interno delle strutture e impedire l’affollamento negli spazi di attesa.
Articolo pubblicato il: 30 Aprile 2020 10:49