sabato, Dicembre 21, 2024

Coronavirus, funziona il farmaco per la cura dell’artrite sperimentato a Napoli

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

In 24 ore la terapia ha evidenziato ottimi risultati e si sta valutando l’opportunità di estubare uno dei due malati di Coronavirus.

“Serve subito un protocollo nazionale per estendere l’impiego di tocilizumab nei pazienti contagiati da coronavirus e che si trovano in condizioni molto critiche. Il farmaco, utilizzato per la cura dell’artrite reumatoide, ha dimostrato di essere efficace nel trattamento della polmonite interstiziale causata dal Covid-19”. La richiesta viene Paolo Ascierto, presidente Fondazione Melanoma e direttore dell’Unita’ di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto tumori Pascale di Napoli, che insieme all’ospedale Cotugno, centro di riferimento regionale per l’emergenza coronavirus e specializzato in malattie infettive, ha curato il trattamento dei primi due pazienti in Italia con il farmaco off laber, seguendo prassi gia’ sperimentate in Cina. “In 24 ore la terapia ha evidenziato ottimi risultati e stiamo valutando proprio oggi l’opportunita’ di estubare uno dei due malati, perche’ le sue condizioni sono migliorate”, annuncia Ascierto. Inoltre, oggi il tocilizumab, che puo’ essere impiegato nella polmonite da Covid-19 solo off label, cioe’ al di fuori delle indicazioni per cui e’ registrato, sara’ somministrato ad altre due persone ricoverate a Napoli. Altri malati hanno gia’ ricevuto la terapia anche nei centri di Bergamo, Fano e Milano.

“Abbiamo stabilito un vero e proprio ponte della ricerca con i colleghi cinesi, che avevano gia’ osservato un miglioramento nei malati trattati in questo modo – spiega Gerardo Botti, direttore scientifico del Pascale – solo la collaborazione internazionale consentira’ di mettere a punto armi efficaci contro il Covid-19. I risultati positivi di tocilizumab devono essere validati, per questo serve uno studio multicentrico a livello nazionale”. “La nostra esperienza piu’ che decennale nell’utilizzo dell’immunoterapia nei pazienti oncologici ci ha condotto allo scambio di informazioni con la Cina cinesi, in particolare con Wei Haiming Ming del First Affiliated Hospital of University of Science and Technology of China”, dice Ascierto.

Dopo il confronto con i ricercatori cinesi, e’ stata costituita task force a Napoli guidata, oltre che da Ascierto, da Franco Buonaguro (direttore Biologia Molecolare e Oncogenesi virale del Pascale) e da Vincenzo Montesarchio (direttore Oncologia dell’Azienda Ospedaliera dei Colli). Per il Cotugno, fanno parte del gruppo, tra gli altri, Rodolfo Punzi (Direttore del dipartimento di Malattie infettive e urgenze infettivologiche), Roberto Parrella (Direttore della Uoc Malattie infettive ad indirizzo respiratorio), Fiorentino Fragranza (Direttore della Uoc Anestesia rianimazione e terapia intensiva), Vincenzo Sangiovanni (Direttore della Uoc Infezioni sistemiche e dell’immunodepresso), Nicola Maturo (Responsabile del Pronto Soccorso infettivologico del Cotugno) e Luigi Atripaldi (Direttore del laboratorio di Microbiologie e virologia).

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