Titolari di ristoranti e pizzerie di Napoli uniti per chiedere al governatore della Campania, Vincenzo De Luca, di autorizzare dopo il 13 aprile (scadenza dell’ultima ordinanza) la riapertura (o almeno le consegne a domicilio), attraverso l’hashtag #iovoglioriaprire.
Un appello firmato da centinaia di operatori del settore sotto la sigla Fipe Confcommercio (con Massimo Di Porzio primo a chiamare a raccolta gli altri). Tra i primi a firmare, Gino Sorbillo: “Sono d’accordo con la linea dura assunta da De Luca – spiega a “Repubblica” il popolare pizzaiuolo- Ora, però, abbiamo bisogno di una mano, non possiamo mettere in ginocchio le nostre imprese centenarie.
A Tokyo il mio forno è rimasto sempre aperto, lo è anche ora. A Milano ieri ho consegnato 150 pizze. Chiediamo a De Luca di farci riaprire, ci adegueremo alle norme di sicurezza, con staff e menù ridotti, corrieri specializzati. Assieme a tutti gli altri, vogliamo riaccendere il fuoco a Napoli, la nostra città“.
“#iovoglioriaprire, perché… sento la responsabilità e il peso delle famiglie dei miei collaboratori che aspettano un sostegno – hanno condiviso l’appello su Facebook –Voglio onorare i miei impegni con fornitori e contratti senza chiedere aiuti a nessuno.
Voglio poter scegliere la consegna a domicilio, come nel resto del mondo. Secondo il virologo Burioni i contenitori da asporto non sono pericolosi. Voglio lavorare, ho sempre lavorato e un uomo che non lavora è un uomo senza dignità”.
Non possiamo più aspettare. Ci è stato tolto un diritto. Il provvedimento del governo consente le consegne a domicilio, perché noi della Campania non possiamo scegliere?”.
Articolo pubblicato il: 8 Aprile 2020 11:19