Claudio Cerchione, Dirigente Medico Ricercatore dell’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori, ha parlato dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus e del suo impatto sui reparti di Oncoematologia: “L’emergenza -dichiara l’ematologo a “Ematoinfo”- ha sicuramente colpito una branchia come l’ematologia già di per sé particolarmente complessa, per la tipologia di pazienti e per l’armamentario terapeutico che quotidianamente mettiamo in atto nella battaglia contro i tumori.
La prima scelta da fare è stata l’individuazione delle prestazioni differibili, che abbiamo valutato singolarmente con un triage telefonico gestito da medici e infermieri, per far visionare ai pazienti le indagini svolte in previsione del prossimo controllo e rimandarlo a data da destinarsi.
Abbiamo poi selezionato le prestazioni indifferibili, ovvero i trattamenti salvavita. Per questi pazienti abbiamo previsto un triage telefonico per la valutazione di eventuali sintomi sospetti, mettendo poi a disposizione una tensostruttura in cui vengono valutati al momento in cui si recano in ospedale sia per la sintomatologia che per sospetti casi di Covid 19”.
Molti pazienti chiedono se bisogna aver paura di andare in ospedale in questo periodo: “Il nemico numero uno -prosegue Cerchione- resta il tumore, pensando che andrà tutto bene seguendo scrupolosamente le regole di prevenzione dettate dagli specialisti”.
Il ruolo dei ricercatori in questo momento di massima criticità è fondamentale: “Noi ricercatori -dichiara ancora l’ematologo napoletano- abbiamo una doppia missione. La prima è quella di restare vicini ai nostri pazienti, affinché non si sentano mai abbandonati. La seconda è quella per cui la ricerca non si fermi, ma anzi possa correre più veloce di prima per un obiettivo comune: trovare l’arma per sconfiggere il Coronavirus e determinare le migliori strategie terapeutiche per proteggere i pazienti dal rischio di contagio”.
Claudio Cerchione è stato recentemente nominato ambasciatore per l’Italia dell’MD Anderson – Society of Hematologic Oncology, tra i primi ospedali al Mondo per la cura dei tumori, dove ha trascorso un periodo affiancando ematologi di fama mondiale.
Attraverso quest’incarico, Cerchione potrà portare in Italia, in particolare all’Istituto Tumori della Romagna (IRST), protocolli sperimentali innovativi per la cura delle neoplasie ematologiche. Recentemente è stato nominato dall’Associazione Europea di Ematologia come uno dei migliori 15 ematologi Under 40 al mondo.
Foto: pagina Facebook Dottor Claudio Cerchione
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