Matteo Salvini a Napoli per un comizio organizzato alla Mostra D’Oltremare. Scontri tra polizia e manifestanti. Un corteo di protesta di duemila persone contro il segretario della Lega.
Scontri tra la polizia e i manifestanti nei pressi della Mostra d’Oltremare blindata. Agenti in assetto antisommossa lanciano lacrimogeni durante il contestato comizio di Salvini a Napoli. In viale Kennedy arrivano anche i black bloc: giovani incappucciati, vestiti di nero, alcuni indossano le maschere di Pulcinella, altri sono armati di bastoni, potrebbero essere componenti del tifo ultrà.
La tensione è alta, vengono esplosi petardi contro gli agenti. Circa duemila persone hanno partecipato al corteo organizzato da centri sociali, comitati e associazioni contro il comizio di Matteo Salvini alla Mostra d’Oltremare.
Ad aprire il corteo una grande ruspa sulla quale i manifestanti hanno sistemato il simbolico foglio di via al leader della Lega. In piazza anche assessori comunali come Alessandra Clemente, Ciro Borriello, consiglieri comunali e Sandro Fucito, presidente del consiglio comunale.
Presente anche il presidente della terza municipalità Ivo Poggiani. Il corteo è partito da piazzale Mergellina ed ha attraversato il tunnel Laziale fino ad arrivare a Fuorigrotta. Poco dopo le 16, Matteo Salvini è arrivato alla Mostra d’Oltremare. Bandiere e striscioni; da quella del Pci, insieme a quella palestinese, una nera con il teschio dei pirati, al movimento neo-borbonico, a quella dello Slai Cobas.
Tra i manifestanti molti arrivano da Caserta, da Catania e da capoluoghi di provincia della Campania. La decisione del prefetto di autorizzare la manifestazione con Salvini alla Mostra d’Oltremare non ha trovato d’accordo il sindaco de Magistris: “È un atto senza precedenti e lo abbiamo detto ai vertici del Viminale“. Il sindaco ha annunciato che l’amministrazione comunale, azionista di maggioranza dell’ente, e i vertici dell’ente stanno stilando un verbale “nel quale si stabilisce la consegna delle chiavi della Mostra d’Oltremare alla Questura, delegata dal Governo e dalla Prefettura, allo svolgimento della manifestazione. Noi non disponiamo più della Mostra“. “E’ un provvedimento di quelli utilizzati all’epoca della emergenza dei rifiuti per le discariche. – spiega De Magistris – Non voglio ritenere che la Mostra d’Oltremare sia una discarica, perché non lo è e non posso ritenere che Salvini sia considerato un rifiuto proveniente dal Nord. Quindi respingiamo questo tipo di provvedimento dal punto di vista politico e istituzionale, perché c’era la possibilità di contemperare tutte le esigenze. Evidentemente si è ritenuto di far prevalere il capriccio di Salvini di fare la manifestazione alla mostra e per potervi e la consentire addirittura è dovuto scendere in campo il ministro dell’Interno“.
Due chilometri e mezzo, da Mergellina a Fuorigrotta, che si prevedevano alta tensione. Centri sociali, collettivi, studenti e associazioni si sono diretti verso piazzale Tecchio, super blindato dalle forze dell’ordine. Qui si sono concentrati circa duemila sostenitori di Salvini, così hanno annunciato gli organizzatori dell’iniziativa, arrivati in autobus da tutto il Sud.
Il clima è incandescente dopo quanto avvenuto venerdì: la sala congressi in cui parla Salvini era stata occupata da un gruppo di giovani studenti legati ai centri sociali. E la mostra d’Oltremare con una decisione discutibile aveva deciso di stracciare il contratto di affitto di 11 mila euro, siglato da tempo, e non cedere più la sala.
Motivando la decisione come tecnica, legata al rischio che si possano causare danni alla struttura che ospita in altri padiglioni anche la mostra sui droni. Ma ieri sera su “ordine” del ministro dell’Interno Marco Minniniti la prefettura, dopo aver tentennato per tutto il giorno, ha comunicato che il comizio di Salvini si sarebbe svolto regolarmente alla Mostra d’Oltremare.
E così è stato. Matteo Salvini, leader della Lega Nord, è entrato nel Palacongessi alla Mostra d’Oltremare per tenere il suo comizio. “É scandaloso”, – afferma il leader della Lega, – “che un ex magistrato sfortunatamente sindaco, spero ancora per poco, si permetta di decidere chi può e chi non può venire a Napoli“. Il fatto che il sindaco di Napoli oggi non abbia partecipato al corteo dei centri sociali a Salvini non importa: “Conta quello che ha detto in questi giorni“, sottolinea Salvini. “Quello che ha dichiarato in questi giorni – conclude dal palco – verrà portato in qualche tribunale dove, magari, qualche magistrato più equilibrato di lui deciderà se può insultare o no”.