Covid 19 a Napoli: tornano i ricoveri al Cotugno (13 pazienti, di cui 3 in gravi condizioni). Il DG Di Mauro: “Virus invisibile ma continua a circolare”.
Torna a farsi sentire il Covid 19 a Napoli, con l’ospedale Cotugno (che anche durante quest’emergenza ha mostrato le sue eccellenze nel campo delle malattie infettive) in cui sono ricoverati 13 pazienti (di cui 10 conclamati e 3 sospetti).
Come riporta “Il Mattino”, tre persone sono in gravi condizioni tanto da andare in Rianimazione o terapia sub intensiva. Si ripopola dunque il reparto di Infettivologia (diretto da Rodolfo Punzi) al pari di quello di sub intensiva, in cui i pazienti contagiati vengono sottoposti a ventilazione con maschere a ossigeno nell’unità di Pneumologia diretta da Giuseppe Fiorentino.
La situazione è sotto controllo, ma, come ribadito più volte dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca, bisogna stare attenti a non abbassare la guardia (un altro campanello d’allarme è quello del numero di contagiati del bollettino regionale di ieri, ovvero 19 su 2065 tamponi analizzati).
Un appello naturalmente condiviso anche da Maurizio Di Mauro, Direttore Generale dell’azienda ospedaliera dei Colli: “Secondo il mio punto di vista -dichiara Di Mauro a “Il Mattino”- l’indice di infettività è abbastanza costante ma bisogna tenere molto alta la guardia. I casi sono ancora pochi ma iniziano a essere sintomatici e al crescere dei numeri iniziamo di nuovo a vedere pazienti, anche giovani e sani, giungere in pronto soccorso con una sintomatologia abbastanza conclamata e quadri clinici complessi”.
Secondo Di Mauro, “sono piccole spie, nessun allarme ma un invito alla massima cautela da parte di tutti. Con questo virus non si scherza. Siamo una delle regioni che ha saputo contenere meglio il virus nella fase acuta grazie a comportamenti responsabili della popolazione e scelte politiche nette e lungimiranti. Un patrimonio che non deve essere disperso con leggerezza. Vedo troppe persone considerare le precauzioni quasi inutili. Il virus è invisibile ma continua a circolare”.