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Covid 19, aumento dei contagi in Campania: verso la zona rossa?

Covid 19: attesa per le decisioni del Governo sul “colore” che la Campania avrà da lunedì 8 marzo. Il 40% dei nuovi contagi è causato dalla variante inglese.

Momento difficile sul fronte Covid 19 in Campania, dove è entrata nel vivo una vera e propria terza ondata. Come sempre, basta guardare i numeri per capire le difficoltà di questi giorni, nei quali sono aumentati i contagi. Da mercoledì 24 febbraio, purtroppo, quasi tutti i bollettini dell’Unità di Crisi riportano di oltre 2000 contagi accertati quotidianamente (percentuale di contagi al 13,4% secondo l’ultimo bollettino), mentre i posti di terapia intensiva occupati sono al momento 133 su 656 disponibili.

La Campania, con 271.561 casi, è la terza regione d’Italia per numero di contagiati alle spalle di Lombardia (608.978) e Veneto (335.478). E Napoli è addirittura la terza provincia d’Italia con un totale di 161.079 casi e un incremento attuale di 1043.

Altri segnali negativi arrivano dalla provincia di Caserta, dove la Asl ha inserito 27 comuni in fascia rossa per il numero crescente di casi registrati, raccomandando l’adozione di prescrizioni più stringenti di quelle previste attualmente a livello regionale, come la chiusura degli esercizi non essenziali o la riduzione degli orari.

Tale peggioramento è dovuto alla circolazione delle varianti del virus. Il 40% delle nuove infezioni è causato dalla variante inglese, molto più contagiosa. E, secondo i sanitari, in breve tempo raggiungerà percentuali nettamente sopra il 50%. Preoccupa anche la possibile carenza di ossigeno nelle farmacie, già verificatasi nello scorso autunno. In una nota, Federfarma Napoli ha fatto sapere di aver finanziato l’acquisto di un lotto di contenitori di ossigeno. In caso di carenza, tali bombole saranno messe a disposizione della cittadinanza attraverso le farmacie di Napoli e provincia. Si tratta di un quantitativo che va ad aggiungersi a quelle già nel circuito ordinario di distribuzione e sono destinate solo ed esclusivamente ai pazienti Covid.

Resta l’invito alla cittadinanza ad un maggior senso civico, restituendo le bombole inutilizzate in farmacia e a non cercare di accaparrarsele, per la fobia di rimanere senza – spiega Riccardo Iorio, Presidente di Federfarma Napoli – L’ossigeno, è bene ribadirlo, non manca e non mancherà mai: soltanto le bombole se non restituite o inutilmente conservate possono essere carenti”.

Come noto, da domenica 21 febbraio la Campania è zona arancione, ma la situazione potrebbe cambiare da lunedì 8 marzo, quando potrebbe scattare la zona rossa. Il nuovo Governo ha infatti stabilito che le ordinanze sul cambio di fascia saranno operative dal lunedì (e non più dalla domenica), per consentire una migliore organizzazione a cittadini e negozianti: la decisione arriverà venerdì pomeriggio. Anche gli enti locali temono questa terza ondata. Nonostante la Campania sia zona arancione (che prevede didattica in presenza per tutte le scuole, tranne le superiori al 50%), il governatore De Luca ha già stabilito la chiusura delle scuole e il ritorno alla Dad fino al 14 marzo.

Mentre il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, non ha escluso la possibilità della zona rossa in Campania: “È chiaro -ha detto qualche giorno fa a Radio CRC- che i contagi stanno salendo ed è verosimile, se continuano a salire, che ritorneremo, mi auguro per un periodo limitato, in una zona rossa”.

Articolo pubblicato il: 3 Marzo 2021 10:22

Luigi Maria Mormone

Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.