giovedì, Dicembre 26, 2024

Covid 19 in Campania, De Luca preoccupato: “In due settimane tasso contagi su dell’1%” (VIDEO)

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca si mostra preoccupato per il lieve aumento di contagi da Covid 19 nelle ultime due settimane.

Nella consueta diretta Facebook del venerdì, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, si mostra preoccupato per il lieve aumento dei contagi da Covid 19, cresciuti dell’1% in due settimane: “Abbiamo un aumento di contagi che non ha una ricaduta sui ricoveri ospedalieri, tuttavia è un dato che deve cominciare a preoccuparci -avverte il numero uno di Palazzo Santa Lucia – Nella settimana tra il 9 e il 15 ottobre abbiamo avuto un numero di positivi di 1723 unità. Nella settimana appena terminata, 16-22 ottobre, 2.228 positivi, cioè 500 positivi in più. Il dato preoccupante è questo, che passiamo da un tasso di positività che due settimane fa era del 3,4%, oggi è del 4,4%.

Questo vuol dire che siamo di fronte a una tendenza lenta, ma percepibile, all’aumento dei contagi. Grazie a Dio, siccome abbiamo un numero altissimo di vaccinati, questo aumento di contagi non ha una ricaduta sui ricoveri ospedalieri, tuttavia è un dato che deve cominciare a preoccuparci”.

Tra le priorità c’è quella di tenere aperte le scuole: “Nel corso di un anno in Campania abbiamo avuto un grande rigore, abbiamo cercato di spegnere tutti i focolai che si accendevano in tutte le scuole -prosegue De Luca – Abbiamo messo in campo una battaglia per la vaccinazione di tutti i nostri concittadini. Grazie a questo sforzo di rigore abbiamo riaperto a metà settembre tutte le scuole della Campania. Ovviamente, se rimangono centinaia di persone non vaccinate, se nelle famiglie abbiamo genitori non vaccinati che contagiano i loro bambini che a loro volta contagiano i compagni di scuola (il riferimento è al mini focolaio in una scuola di Qualiano, ndr), è chiaro che noi rischiamo di veder crescere il contagio. E da qui a uno o due mesi rischiamo di essere costretti a richiudere le scuole”.

Per De Luca, “è come se avessimo lavorato in questo anno e mezzo per tenere chiusa la porta e non far entrare il virus. Il fatto che non tutti si siano voluti vaccinare significa che quella porta, anziché tenerla chiusa, la teniamo socchiusa e consentiamo al virus di entrare nella nostra comunità. Quella porta dev’essere chiusa, se vogliamo stare tranquilli nel periodo invernale. Se qualcuno decide di tenere la porta socchiusa -attacca- questo qualcuno rischia di determinare un danno immenso perché fa aumentare il contagio. Quel che è peggio è che, siccome questo virus produce varianti, rischiamo di far entrare una sub variante del virus Delta che è quello che sta invadendo oggi la Gran Bretagna”.

Faccio la terza dose oggi senza fare il pic nic a Trieste -anticipa – A breve diventerà necessario per tutti fare la terza dose di vaccino anti Covid. Sarà necessario fare insieme anti influenzale e anti Covid. Per chi si è immunizzato più di sei mesi fa si sta assistendo a una diminuzione della protezione, con conseguente necessità del richiamo”.

E sulla questione dei tamponi aggiunge: “Nessuno si permetta di chiedere i tamponi gratis, ci si può vaccinare gratuitamente e chi per motivi sanitari non si può vaccinare ha già il tampone gratuito. Per tutti gli altri, io sono per raddoppiare il prezzo del tampone”.

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