De Luca sottolinea che “ogni giorno ci sono 500 positivi sintomatici ma reggiamo ancora”. Ed invita ad evitare “psicosi” sul caso Astrazeneca (per cui la campagna vaccinale continuerà con la sospensione di alcuni lotti).
Nella consueta diretta Facebook del venerdì, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, sottolinea la gravità della situazione sul fronte Covid 19: “Ormai -evidenzia il governatore- ci avviamo ad avere un Paese tutto in zona rossa. Siamo in guerra, quando un Paese comincia ad avere 25mila positivi e 400-500 morti al giorno significa che siamo in guerra. Bisogna restare a casa, avere comportamenti adeguati alla gravità della situazione. In Campania già ci siamo e continuiamo a registrare un numero di positivi al giorno straordinariamente elevato, con quasi 500 positivi sintomatici.
Se nell’ambito di questi 500 soltanto un 10% richiede il ricovero ospedaliero, dovremo liberare ogni giorno 50 posti letto in più nel nostro sistema ospedaliero. Quindi abbiamo una situazione estremamente seria, reggiamo ancora con le degenze, reggiamo ancora con i posti letto disponibili in terapia intensiva ma è assolutamente necessario bloccare la crescita del contagio, altrimenti diventa inevitabile nel giro di non più di 10 giorni dover chiudere altri reparti per accogliere pazienti Covid”.
Il numero uno di Palazzo Santa Lucia parla poi delle polemiche sul vaccino Astrazeneca: “Evitiamo psicosi, non c’è motivo per essere angosciati -rimarca- Ci sono state ricadute che vanno verificate. Sono milioni in Europa le persone vaccinate con Astrazeneca, i casi gravi sono poche decine. La cosa da accertare è se le patologie fossero davvero collegate con il vaccino. Spesso capita che ci siano decessi ma in soggetti che avevano altre patologie non legate al siero. Sospesa in Campania la somministrazione di una partita di vaccino, attendiamo la valutazione dell’Iss, ma evitiamo un clima di angoscia perché milioni di cittadini si sono vaccinati e non è successo niente”.
De Luca si sofferma anche sulle categorie da vaccinare, ribadendo la carenza di forniture: “C’è una sola priorità: è data dal personale socio sanitario, dalle residenze sanitarie assistite, dagli ultra 80enni e dalle fasce deboli (disabili, malati cronici, diabetici, cardiopatici che nella nostra regione sono un milione di cittadini). Il Governo ha indicato una seconda categoria come prioritaria: mondo della scuola e forze dell’ordine. Per personale sanitario, ultra ottantenni e fasce deboli vengono utilizzati Pfizer o Moderna, per altre persone che non hanno patologie gravi viene utilizzato Astrazeneca.
Dalla prossima settimana si cominceranno a vaccinare le persone fragili, ma ci sono scarse forniture di vaccino Pfizer. Si è determinato un problema nelle ultime settimane sulle categorie che si stanno vaccinando, professionisti e giornalisti che in realtà sono state indicate dal governo ma non si stanno vaccinando al momento”.
L’obiettivo è chiaro: “Porre fine a questo calvario per il 2021, entro luglio volevamo avere almeno la città di Napoli tutta vaccinata ma non ci sono arrivati i vaccini. 173mila persone in Campania hanno ricevuto le due dosi. Se andiamo con questi ritmi di forniture arriviamo a vaccinare in dieci mesi 700mila persone invece di oltre 4 milioni. Quindi il calvario continuerà nel 2022-2023. Stiamo lavorando anche per fornirci di altri vaccini per tornare alla vita normale e concludere il calvario nel 2021. Ci dicono che dovrebbero arrivare alcuni milioni di vaccini da aprile a giugno, come Johnson e Johnson. Oltre le categorie fragili, da oggi in poi si procede per classi di età non per categorie, dagli 80enni in poi.
In Campania siamo orientati a vaccinare ovunque, la Coldiretti ha messo a disposizione proprie sezioni, ci stanno offrendo molte fabbriche. Ci rivolgeremo a Mattarella perché nella distribuzione dei vaccini valga il principio un vaccino per ogni cittadino, poiché la Campania è penalizzata”.