mercoledì, Dicembre 18, 2024

Covid 19 in Campania, De Luca: “Situazione delicata: servono più vaccini” (VIDEO)

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Covid 19 in Campania: De Luca rimarca la sperequazione nelle forniture vaccinali e sottolinea che “abbiamo somministrato 140mila vaccini AstraZeneca ed è tutto tranquillo”.

Nella diretta Facebook di oggi, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, sottolinea quanto la situazione sia ancora delicata sul fronte Covid 19: “Nella settimana dal 1° al 7 marzo -evidenzia il governatore- l’indice Rt regionale era dell’1,5%, quella dopo 1,65%. Oscilliamo tra 2.000 e 2.700 positivi al giorno, ma per fortuna le terapie intensive stanno reggendo, con 160 posti occupati. Dobbiamo stare attenti – aggiunge – perché siamo la regione più a rischio, perché abbiamo la maggiore densità abitativa d’Europa, oltre che d’Italia. Quindi la facilità di trasmissione del contagio, soprattutto delle ultime varianti, è grande, e non possiamo scherzare o sottovalutare”.

Sui vaccini AstraZeneca, la cui somministrazione è ripartita quest’oggi, il numero uno di Palazzo Santa Lucia rimarca che “finora non abbiamo avuto effetti su 140.000 dosi somministrate nella nostra Regione. So che c’è un elemento ancora di preoccupazione su Astrazeneca, ma dobbiamo procedere usando la ragione.

Astrazeneca non interviene sulla catena genetica, non succede assolutamente niente. Andiamo a vaccinarci con grande tranquillità, milioni di cittadini si sono già vaccinati con Astrazeneca in altre parti del mondo. Il governo sta pensando a dei testimonial, come Vezzali o Totti. Mi auguro che a Totti non capiti di diventare oggetto di campagne di sciacallaggio com’è capitato a noi perché si è fatto il vaccino. Io l’ho fatto per dar fiducia ai cittadini”.

Capitolo scuole: “Abbiamo fatto una verifica sulla possibilità di vaccinare i ragazzi sopra i 16 anni, perché questo avrebbe consentito di aprire le scuole. L’unico vaccino che si può somministrare è Pfizer, che però per le dosi limitate che abbiamo deve essere utilizzato per personale sanitario e pazienti fragili, cioè a cui dobbiamo salvare la vita -aggiunge De Luca- Quando dovesse essere disponibile un vaccino anche per i ragazzi, noi daremo priorità alla vaccinazione su tutto il mondo della scuola, docenti, non docenti e alunni. Capiamo benissimo che le scuole chiuse sono un problema.

A volte diventa obbligatorio prendere un tipo di decisione, ma siamo pienamente consapevoli che è un problema per le famiglie e per i ragazzi. Faremo di tutto per aprire quanto prima possibile, ma in condizioni di sicurezza. Abbiamo oggi anche in Campania qualche ragazzo che è in terapia intensiva, 16 o 18 anni, bisogna capire che parliamo di situazioni delicate”.

Poi, un primo bilancio sulla campagna di vaccinazione e le categorie da vaccinare: “In Campania abbiamo vaccinato 633mila persone con la prima dose e altre 211mila con la seconda dose. Dobbiamo arrivare a 4 milioni e 600 mila prime dosi entro la fine dell’anno per essere fuori dal calvario. Inoltre abbiamo completato la seconda dose per tutto il personale ospedaliero, un risultato strategico per avere ospedali sicuri. Abbiamo iniettato la prima dose al 73% degli over 80, circa 120 mila persone. Altri 63000 hanno avuto la seconda dose. Per quanto riguarda le forze dell’ordine abbiamo vaccinato il 73%, circa 20 mila persone.

E siamo partiti con i pazienti fragili e quelli tra i 70 e i 79 anni con 2000 persone già vaccinate. Per i fragili – ha detto – contiamo sulla collaborazione dei medici di famiglia ai quali chiediamo forte mano per vaccinare in tempi rapidi la categoria. Poi ci sono quelli con disabilità grave ai sensi della legge 104. Questa seconda categoria graverà essenzialmente su strutture pubbliche. Noi dobbiamo dare una corsia preferenziale alle due categorie che insieme rientrano nei fragili”.

Infine, De Luca ha svelato che “ho scritto al Commissario Figliuolo che la Campania deve avere 126.000 vaccini in più, gli ho chiesto di avere una distribuzione più equa: la popolazione campana è il 9,6% di quella italiana e vogliamo il 9,6% dei vaccini. Abbiamo accettato il criterio della popolazione più anziana, ma con l’intesa che ad aprile si sarebbe ripristinato il criterio “un cittadino, un vaccino”. Ho chiesto al commissario di essere rigorosi e di completare ad aprile la distribuzione equa, rapportata cioè alla percentuale di popolazione, fra tutte le regioni. E lo chiederemo anche rispetto alle tipologie diverse di vaccino, anche su questo c’è stata una sperequazione”.

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