Proseguono gli studi sugli anticorpi monoclonali per contrastare il Covid 19. In un comunicato, Vir Biotechnology e Gsk hanno reso noto di aver intenzione di richiedere l’autorizzazione all’uso di emergenza per la loro terapia sperimentale.
L’anticorpo VIR-7831 viene prodotto nello stabilimento di GSK spa di Parma, specializzato in anticorpi monoclonali innovativi che sta già fornendo a tutto il mondo per il trattamento di altre malattie come Lupus, Asma grave e Mieloma multiplo. E, come riporta “Corriere.it”, i dati provvisori di uno studio hanno mostrato una riduzione dell’85% dei ricoveri e dei decessi tra i pazienti ad alto rischio trattati precocemente.
Risultati incoraggianti, a tal punto che un comitato indipendente di monitoraggio dei dati, spiega la nota, ha raccomandato che lo studio di Fase 3 COMET-ICE che valuta VIR-7831 come monoterapia per il trattamento precoce negli adulti ad alto rischio di ospedalizzazione, sia interrotto nell’arruolamento a causa di evidenze di profonda efficacia della terapia.
VIR-7831 è un anticorpo monoclonale a doppia azione: secondo i dati pre clinici ha il potenziale sia per bloccare l’ingresso virale nelle cellule sane che per eliminare le cellule infette. Lo studio è ancora in corso e i pazienti saranno seguiti per altre 24 settimane pertanto potrebbero arrivare ulteriori risultati epidemiologici e virologici.
Inoltre, Vir Biotechnology e Gsk hanno annunciato che un nuovo studio di laboratorio ha evidenziato come la terapia VIR-7831 sia ugualmente efficace anche contro le varianti.
La particolarità di questo anticorpo monoclonale è che gli scienziati svizzeri che lo hanno creato sono partiti dal sangue congelato di un paziente che si era ammalato nel 2003 della Sars, come spiegato nello studio pubblicato nel maggio scorso su Nature, e non dal sangue di pazienti Covid come negli altri anticorpi monoclonali finora autorizzati all’uso in emergenza (Eli Lilly e Regeneron).
Articolo pubblicato il: 12 Marzo 2021 17:04