La Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta per far luce sulla realizzazione degli ospedali Covid 19 in Campania. In seguito all’inchiesta della testata giornalistica “Fanpage”, la Procura vuole verificare i dettagli di appalti e forniture per realizzare strutture in grado di accogliere i pazienti affetti dal virus.
Il reato ipotizzato è quello di turbativa d’asta, per cui ci sono tre indagati: Ciro Verdoliva (Direttore Generale dell’Asl Napoli 1, al quale è stato sequestrato il cellulare), Corrado Cuccurullo (presidente di Soresa, numero uno della centrale di spesa sanitaria in Campania, cui è stato sequestrato il computer di servizio) e Luca Cascone (consigliere regionale, cui sono stati sequestrati pc e telefonino).
18 milioni di euro per realizzare strutture modulari, su cui oggi vertono le indagini, focalizzate sulla la tempistica (tra il 17 e il 19 marzo), ma anche sui requisiti richiesti dal bando, ritenuti troppo selettivi, quindi in grado di beneficiare una sola azienda, rendendo impossibile ogni altra forma di concorrenza.
Al centro delle verifiche anche la mancanza di ventilatori nella fornitura messa in campo dalla ditta vincitrice dell’appalto. In tal caso si ipotizza l’accusa di frode in pubbliche forniture, per capire se c’è stata un’inadempienza da parte della ditta di Padova e se la Soresa abbia messo in campo gli strumenti utili per sanzionare la ditta.
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