giovedì, Novembre 28, 2024

Covid 19, una nuova sperimentazione del Pascale: orologio per controlli a distanza

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Coronavirus a Napoli: l’ospedale Pascale doterà 50 pazienti Covid 19 di un orologio per i controlli a distanza di saturazione dell’ossigeno, frequenza cardiaca, temperatura corporea ed elettrocardiogramma.

Nuova sperimentazione dell’Istituto dei tumori Pascale di Napoli per affrontare al meglio il Coronavirus. Dopo la felice sperimentazione sui pazienti afflitti da complicanze polmonari da Covid 19 del Tocilizumab (farmaco anti-artrite sperimentato dall’equipe di Paolo Ascierto), ora è la volta di un particolare orologio che controllerà a distanza i pazienti.

Entro fine aprile, il nosocomio napoletano doterà 50 pazienti affetti da Covid 19 di un orologio da polso, da cui è possibile trasmettere a una centrale operativa i dati della saturazione dell’ossigeno, la temperatura corporea, la frequenza cardiaca e respiratoria, oltre all’elettrocardiogramma, più altri dati individuati di volta in volta.Covid 19, una nuova sperimentazione del Pascale: orologio per controlli a distanza Questo progetto di ricerca, dedicato alla possibilità di assistere a casa da remoto i pazienti domiciliati per Coronavirus e i pazienti oncologici dimessi per i quali necessita un monitoraggio, nasce sulla scia di progettualità pre-esistenti, come l’app per il controllo a distanza dei pazienti in radioterapia per tumore alla prostata e terapia biologica domiciliare per le pazienti affette da tumore al seno.

In questo modo, i dati di tutti i pazienti a domicilio confluiranno in tempo reale sulla piattaforma della rete oncologica, da cui un medico dedicato potrà conoscere e valutare l’andamento dei valori nei singoli pazienti.

Il direttore scientifico del Pascale, Gerardo Botti, sottolinea che “monitoraggio e sorveglianza sanitaria domiciliare dell’infezione da Coronavirus associati al follow up dei pazienti oncologici, rappresentano di fatto le due ulteriori strategie sanitarie da approfondire ed implementare in una fase di pandemia non ancora debellata e di cui non è prevedibile con certezza la durata nel prossimo futuro”.

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