Dopo la rottura di ieri con l’apertura della crisi di governo, la Lega presenta in Senato la mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte. “Troppi no (da ultimo il clamoroso e incredibile no alla Tav) fanno male all’Italia che invece ha bisogno di tornare a crescere e quindi di andare a votare in fretta”, fanno sapere dal partito di via Bellerio: “Chi perde tempo danneggia il Paese e pensa solo alla poltrona”. Intanto, nessun incontro è previsto al momento al Quirinale per il premier Conte. A quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio “oggi passerà la giornata lontano dai riflettori, tra la sede di governo e la famiglia”.
La Lega prende in mano l’iniziativa “per parlamentarizzare la crisi” di governo. La mozione di sfiducia al Senato punta ad accelerare i tempi per sciogliere il rebus della gestione della crisi, voluta dal ministro dell’Interno. “Serve a fare chiarezza, per ufficializzare la crisi”, tagliano corto dal Carroccio. Per i leghisti per aprire la crisi formalmente “serve una mozione su cui votare”. Ora la palla passa alla presidente Casellati, che ha convocato la Conferenza dei Capigruppo per lunedì 12 agosto alle ore 16. “Noi vogliamo che il Senato si esprima il prima possibile sulla mozione”, fanno sapere dalla Lega.
“Visto l’articolo 94 della Costituzione e visto l’articolo 161 del Regolamento del Senato della Repubblica” La Lega “esprime la propria sfiducia al Governo presieduto dal Prof. Giuseppe Conte”. E quanto si legge nel testo di sfiducia appena stato depositato in Senato. Nel testo si afferma che “l’esame in aula delle mozioni riguardanti la Tav ha suggellato una situazione di forti differenze di vedute, tra le due forze di maggioranza, su un tema fondamentale per la crescita del paese come lo sviluppo delle infrastrutture”. La Lega ricorda come sul tema dell’alta velocità “si è verificata la situazione paradossale che ha visto due membri del governo presenti esprimere due pareri contrastanti”.
“Il presidente del Consiglio non era presente in aula, nel momento delle votazioni sulle citate mozioni, per ribadire l’indirizzo favorevole alla realizzazione dell’opera che egli stesso aveva dichiarato pochi giorni prima nell’altro ramo del Parlamento”, sottolinea il testo a prima firma di Massimiliano Romeo, capogruppo al Senato del Carroccio.
“Le stesse divergenze si sono registrate su altri temi prioritari dell’agenda di governo quali la giustizia, l’autonomia e le misure della prossima manovra economica”, conclude il testo.
Articolo pubblicato il: 9 Agosto 2019 14:25