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Crollo criptovalute, Bitcoin sotto i 12 mila dollari

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Crollo a doppia cifra delle principali criptovalute. Bitcoin sotto i 12 mila dollari. L’indiscrezione Reuters: Pechino potrebbe vietare il trading centralizzato.

Quasi tutte le principali criptovalute sono crollate nelle ultime 24 ore. Nei giorni scorsi lo stop agli scambi ipotizzato dalla Corea del Sud aveva già innescato i primi i cali. Tutte le principali monete elettroniche registrano cali a doppia cifra, riducendo lievemente le perdite poco oltre Mezzogiorno. Bitcoin scivola del 13% e scende fino 11.840 dollari, ai minimi da un mese e mezzo. Ethereum questa mattina crolla del 17%, avvicinandosi quasi alla soglia dei 1000 dollari. Non va meglio a Ripple che precipita di oltre 20 punti a 1,43 dollari.

Alla base ci sono le notizie arrivate dall’Estremo Oriente. Secondo quanto riportato dalla Reuters, il vice Governatore della banca centrale cinese, Pan Gongsheng le autorità dovrebbero vietare il trading centralizzato delle criptovalute. Il mercato trading centralizzato è quello che si realizza attraverso piattaforme come Coinbase o Kraken, i canali dove più facilmente è possibile acquistare e vendere elettroniche. L’indicazione arriverebbe da una memo inviata dal vice Governatore a un incontro tra le autorità di controllo su Internet. Le autorità cinesi hanno già vietato il trading dalle piattaforme di scambio, hanno limitato l’attività delle miniere di criptovalute, anche se lo scambio e le operazioni in Bitcoin proseguono attraverso canali alternativi.

Una stretta che arriva proprio mentre, negli ultimi giorni, la Corea del Sud uno dei Paesi dove le criptovalute sono maggiormente diffuse, ha ipotizzato un possibile stop agli scambi. Un possibile stop su cui il governo di Seul ha copmunque mantenuto la massima prudenza.  “La proposta di chiusura delle piattaforme di scambio che il ministro della Giustizia Park Snag-ki ha recentemente menzionato – ha fatto sapere il governo con una not – è una delle misure suggerite contro la speculazione. La decisione del governo sarà presa in futuro dopo sufficienti consultazioni e coordinamento di opinioni”.

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