Il primo cittadino partenopeo contro il vicepremier dopo il crollo di Genova per quella che ha definito una “perenne campagna elettorale. Aveva il dovere di stare sul posto mentre si cercavano i dispersi e non davanti a una torta”.
“La rissa da propaganda a poche ore dal disastro, la perenne campagna elettorale, la politica della titolite, dell’annuncite e dei like da consenso del giorno, dell’applausometro dallo sguardo corto, degli inqualificabili selfie durante i funerali, dei comizi e delle cene mentre si cercavano i dispersi e si aveva il dovere di stare sul posto invece che davanti una torta, hanno raggiunto livelli nauseanti”.
Lo scrive in un post su Facebook il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in relazione alla tragedia di Genova che, dice, “sconvolge ancora l’intero Paese a distanza di giorni. Rabbia, indignazione, paura, hanno tristemente unito l’Italia”. De Magistris parla di destino delle vittime “inaccettabile” e aggiunge: “Per me, il ricordo non può che tornare a Giovanni, il giovane operatore che con la telecamera mi ha fatto apprezzare la sua umanità e la sua professionalità”.