Cronaca di Napoli: “Il Mattino” riporta come la carenza di ambulanze abbia reso difficilissima la giornata di ieri per il servizio di emergenza territoriale.
Una giornata davvero difficile, quella vissuta ieri dal servizio di emergenza territoriale di Napoli. Come riportato da “Il Mattino”, il 118 ha infatti dovuto fare i conti con la carenza di ambulanze, insufficienti per soddisfare tutte le richieste di soccorso. Gli operatori della centrale operativa hanno fatto il possibile per assicurare l’assistenza ai codici rossi, ma decine di pazienti hanno atteso ore e molti hanno deciso di organizzarsi con la propria automobile per la paura di dover attendere troppo tempo. Su 16 postazioni divise tra la Croce Rossa e quelle dell’Asl Napoli 1, meno della metà sono state utilizzate per più di mezza giornata (fino alle 15). La carenza di ambulanze va purtroppo ad “incastrarsi” con quella delle barelle all’interno dei pronto soccorso: la maggior parte dei veicoli del 118 erano fermi presso i presidi ospedalieri proprio perché, a causa della carenza di barelle nei pronti soccorso, impegnavano quelle in dotazione alle ambulanze, le quali, di conseguenza, non risultavano operative. Basti pensare che verso le 13.30 all’ospedale Cardarelli erano ferme per tale motivo ben 8 ambulanze, oltre a quelle del Loreto Mare e del San Giovanni Bosco. In quell’ora, le poche ambulanze a disposizione erano impegnate in codici di emergenza e si registravano 14 codici gialli in attesa dei soccorsi e 8 codici verdi, che hanno atteso ancora più ore in funzione della loro minore gravità. L’emergenza è poi rientrata nel primo pomeriggio, quando i presidi ospedalieri hanno cominciato a recuperare barelle da tutti i reparti. Una situazione a dir poco paradossale, che mette ancora una volta in evidenza il difficile momento della Sanità, che la Regione Campania è chiamata a risollevare. Non si possono ripetere tali emergenze: in gioco c’è la salute dei cittadini.