Poco prima della mezzanotte di ieri due colpi di pistola sono stati esplosi contro le vetrine del tarallificio Leopoldo in via Foria 212. Sul posto sono giunti i carabinieri della compagnia Stella, i quali hanno refertato due ogive sul manto stradale ed altrettanti fori di proiettile penetrati in una delle saracinesche. Al momento del raid – legato con ogni probabilità ad una intimidazione del racket – l’esercizio commerciale Leopoldo era chiuso. Ascoltato dai militari, il titolare ha negato di avere mai ricevuto richieste estorsive. Al momento non si esclude la pista del racket.
Leopoldo è un marchio che viene da lontano: la sua storia affonda le radici nell’antica tradizione dei tarallari, quando i vicoli di Napoli risuonavano dell’invito a gustare i taralli caldi “nzogna e pepe” (strutto e pepe). L’azienda, dai tempi del suo fondatore Leopoldo Infante, si è profondamente trasformata, dal “carrettino” su cui era trasportato il gustosissimo prodotto, è nato un brand che è sinonimo di bontà ed eccellenza qualitativa, di prodotti variegati e lavorati con amore, dai dolci alle torte, dal forno classico alle specialità rustiche napoletane.
Uno sviluppo dell’azienda, quello compiuto da uno dei figli del fondatore, Gianni, che l’ha portata a diventare uno dei più prestigiosi marchi del food napoletano, anche grazie al definitivo contributo di Leopoldo e Nunzia, figli d’arte e mestiere di Gianni Infante.
Inoltre si è dimostrato un imprenditore moderno e sempre all’avanguardia, riuscendo a trasformare un’azienda familiare in un punto di riferimento per tutti gli imprenditori del food nel Sud Italia.
Articolo pubblicato il: 13 Febbraio 2018 9:54