Il Campionato nazionale di karate del CSI ha incoronato i karateka del Comitato di Aversa al vertice dell’arte marziale originaria dell’isola di Okinawa.
Campania sovrana del regno delle Ryūkyū per un giorno, o meglio per una mattinata. Il Campionato nazionale di karate del CSI, tenutosi domenica 3 novembre al PalaCercola di Napoli, ha infatti incoronato i karateka del Comitato di Aversa al vertice dell’arte marziale originaria dell’isola di Okinawa.
Nella specifica classifica tra le società brilla per distacco la Generazione K del Comitato di Aversa, seguita dai cugini aversani della Tiger Style Team Iodice. Terza la palestra virgiliana della Okinawa Karate Club Valtellina, del CSI Mantova. Dopo la sfilata dei duecento finalisti a bordo tatami e l’inno nazionale, le finali hanno visto, sotto gli occhi attenti dei 33 membri della giuria di gara, susseguirsi i kata, individuali e a squadre di 3, per categoria, cintura e peso e successivamente i kumite.
Assegnate nell’individuale 64 medaglie d’oro ai neo campioni nazionali. Gremiti gli spalti della struttura vesuviana. A premiare, oltre al coordinatore dell’attività sportiva nazionale del CSI, Carmine Di Pinto, c’erano anche il Presidente del CSI Campania, Enrico Pellino, ed il Presidente del CSI Basilicata, Mimmo Lavanga.