venerdì, Dicembre 20, 2024

Ctp, stipendi non pagati: dipendenti in presidio davanti a Prefettura

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Prefettura di Napoli: i dipendenti della Ctp protestano contro il mancato pagamento di varie mensilità arretrate.

I dipendenti della Ctp, azienda di trasporto della Città metropolitana di Napoli, sono in presidio davanti alla Prefettura della città partenopea. I lavoratori, come rivendicato in un incontro tra l’azienda e le parti sociali, protestano per il mancato pagamento degli stipendi di agosto e di cinque mensilità arretrate (oltre che dei buoni pasto), preoccupati per l’incerto futuro aziendale.

Il sindacato Usb attacca Città Metropolitana per la mancata partecipazione all’incontro: “La mancata presenza al tavolo di Città Metropolitana (e non è la prima volta) – dichiarano Marco Sansone e Giuseppe Ferruzzi del coordinamento regionale Usbè un chiaro segnale di volontà politica di distruggere il trasporto pubblico metropolitano. Il sindaco della Città Metropolitana, Luigi de Magistris, deve assumersi la responsabilità di quanto sta accadendo. Il servizio -affermano Sansone e Ferruzzi, come riporta “Il Mattino”- è fermo da giorni e non viene garantita la mobilità in tutta l’area metropolitana di Napoli, alimentando trasporti privati, abusivi ed illegali.

C’erano lavoratori disperati con figli al seguito fuori la Prefettura, in attesa di soluzioni positive per continuare semplicemente a campare. Chi ha preso e prende le distanze dalle difficoltà che vivono i cittadini e le oltre 700 famiglie più indotto, sappia che si sta andando verso una pericolosa perdita della gestione dell’ordine pubblico. Quando questo accadrà – concludono Sansone e Ferruzzi – chi non si è assunto le sue responsabilità quando doveva, dovrà farlo in piena emergenza”.

La situazione di difficoltà ha influito anche sull’utenza: due giorni fa i bus sono infatti rimasti fermi nei depositi di Arzano, Pozzuoli e Teverola, con la conseguente paralisi del trasporto pubblico nella provincia di Napoli e in parte in quella di Caserta. I sindacati hanno inoltre proclamato uno sciopero per la giornata di venerdì 28 settembre.

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