I bus della Ctp, azienda di trasporto della Città Metropolitana di Napoli, sono fermi ormai da dieci giorni nei depositi di Arzano, Pozzuoli e Teverola. E lo saranno almeno fino a mercoledì prossimo, lasciando a piedi tanti pendolari della provincia di Napoli e parte della provincia di Caserta.
Come riporta “Il Mattino”, Città Metropolitana ha comunicato che giovedì scorso sono stati predisposti ed inviati i flussi finanziari per le retribuzioni del mese di agosto, previste inizialmente per il 27 agosto ma poi slittate al 10 settembre, rinvio che ha fatto scattare la protesta dei lavoratori: le retribuzioni dovrebbero essere pagate lunedì prossimo.
Tuttavia, gli autisti sembrano decisi a restare fermi nonostante il pagamento dello stipendio, almeno fino a giovedì 27 settembre: in quella data è infatti prevista l’assemblea dei soci della Ctp. All’ordine del giorno le decisioni da assumere per assicurare la continuità aziendale ed il suo rilancio anche tramite la successiva approvazione del nuovo piano industriale.
Mercoledì prossimo l’azienda e gli uffici della Città Metropolitana concluderanno l’iter per la definizione dell’accordo transattivo sulle indicizzazioni dei corrispettivi chilometrici. Si tratta di circa 48 milioni di euro per i quali la Ctp ha avviato ben due giudizi, nel 2016 e nel 2017, davanti al Tribunale di Napoli.
Da segnalare, infine, che ieri (come già successo nei giorni scorsi) un centinaio di lavoratori Ctp ha protestato a piazza Matteotti davanti alla sede di Città Metropolitana, chiedendo certezze sul futuro dell’azienda: cori contro il sindaco Luigi de Magistris.
Articolo pubblicato il: 25 Settembre 2018 19:00