‘La cantata dei Pastori’, con Peppe Barra regista e attore. In scena in tre chiese barocche: Avellino, Sorrento e Minori. Con la partecipazione di Rosalia Porcaro nei panni di Sarchiapone.
Una proposta natalizia della Regione Campania nel segno della tradizione con “La Cantata dei Pastori” diretta da Peppe Barra. Tre imperdibili appuntamenti in altrettante location d’eccezione per uno dei testi più longevi della tradizione del teatro barocco partenopeo; scritta alla fine del Seicento (1698) da Andrea Perrucci e da allora, da più di tre secoli, rappresentata con rimaneggiamenti e riscritture.
La rassegna è promossa e realizzata dalla Scabec in collaborazione con il Comune di Avellino, il Comune di Minori, il Comune di Sorrento e le Diocesi, in occasione delle iniziative natalizie.
Lo spettacolo racconta le disavventure di Giuseppe e Maria per raggiungere Betlemme e iscriversi al Censimento della città. Nel difficile viaggio vengono accompagnati da due figure popolari napoletane, Razzullo lo scrivano napoletano assoldato per l’occasione, interpretato da Peppe Barra, e Sarchiapone, ‘barbiere pazzo e omicida’, maschera ispirata alla tradizione popolare dei Pulcinella e antesignano di Felice Sciosciammocca, interpretato in questa versione dalla brava Rosalia Porcaro.
Il personaggio di Sarchiapone non esisteva nella versione originale di Perrucci ma è stato introdotto per rendere la rappresentazione più vicina al gusto del popolo e via via si è andato ritagliando un ruolo sempre centrale.
Le musiche di Roberto De Simone, Lino Cannavacciuolo, Paolo Del Vecchio e Luca Urciuolo eseguite dal vivo, accompagnano i due protagonisti e il piccolo esercito di personaggi, ballerini, mangiafuoco, diavoli e santi che popolano il racconto, il cui sipario calerà sulla salvifica scena della Natività.
La prima rappresentazione è andata in scena il 10 dicembre, ad Avellino, nel Duomo di Santa Maria Assunta e di San Modestino, repliche l’11 dicembre a Minori, nella Basilica di Santa Trofimena e il 12 a Sorrento, nella Cattedrale dei Santi Filippo e Giacomo. Tutti gli spettacoli hanno inizio alle ore 20,30.
Tre chiese monumentali che con i loro elementi di arte barocca faranno da scenografia naturale allo spettacolo.
Lo spettacolo è ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti (170 per Avellino e Sorrento, 250 per Minori) con prenotazione obbligatoria al numero 800.600.601 da fisso, o allo 081 19737256 da telefono cellulare o dall’estero.
Il programma è finanziato dalla Regione Campania attraverso la DGR Turismo 364 del 12.06.2018 con l’intento di valorizzare le chiese barocche monumentali della Campania.
La Produzione è di AQUADIA s.a.s
Cenni storici
Duomo di Santa Maria Assunta e di San Modestino (Avellino) – Già Sold Out
La cattedrale avellinese dedicata all’Assunta è il tempio più importante della città e della diocesi di Avellino. Fatta costruire dal vescovo Roberto, nel 1132 i lavori terminarono nel 1166. Nella seconda metà del 1800 il vescovo Francesco Gallo iniziò un grande restauro e ampliamento che la trasformò. All’interno caratterizzato da marmi e parti in tardo stile barocco, sono conservate numerose tele e in particolare nella terza cappella è custodito il famoso simulacro ligneo di Nicola Fumo da Baronissi raffigurante l’Immacolata. Questa statua, alla quale gli avellinesi sono molto legati, viene portata in processione il 15 agosto.
Basilica di Santa Trofimena (Minori)
La basilica di Santa Trofimena è il principale monumento religioso di Minori. Con le sue peculiarità artistiche e costruttive, questa basilica contribuisce a valorizzare ulteriormente il settore che riguarda l’architettura sacra del secolo XVIII in costiera amalfitana. L’importanza della chiesa di Minori è dovuta alla presenza delle reliquie di santa Trofimena, giovanetta martire di Patti in Sicilia di cui si occupano le cronache medievali e vari scritti del nostro tempo. Proprio la Cripta dove sono conservati i resti di Santa Trofimena rappresenta un esempio di stile barocco, centro convergente della vita spirituale e della religiosità minorese.
Cattedrale dei Santi Filippo e Giacomo (Sorrento)
La Cattedrale di Sorrento sorge nel centro storico della città costiera a partire dal X-XII sec. d.C..
Dopo la terribile invasione dei Turchi nel 1558, fu interamente riedificata da Mons. Giulio Pavesi, per essere definitivamente trasformata in stile barocco, come attualmente si ammira, dagli arcivescovi Didaco Petra e Filippo Anastasio nel 1700. La Chiesa è ricca di testimonianze artistiche e storiche, degna di nota è la cappella del Cuore di Maria, protettrice della Parrocchia, con una statua lignea opera del Citarelli che raffigura la Madonna che accoglie una fanciulla, che rappresenta Sorrento, sotto il suo materno manto.
Cast Artistico e Tecnico
Personaggi e interpreti
- Peppe Barra/ Razzullo
- Rosalia Porcaro/ Sarchiapone
- Maria Letizia Gorga- Gabriello Arcangelo/Zingara
- Iaia Francesco/ Diavolo
- Franco Castiglia/ Cacciatore
- Giuseppe De Rosa/Benino
- Francesco Viglietti/ Armezio
- Chiara Di Girolamo/Madonna
- Andrea Carotenuto /San Giuseppe
- Fabio Fiorillo/Pescatore
- Ciro Di Matteo/Mangiafuoco
- Amina Arena/ Ballerina
- Claudia Curti/ Ballerina
- Marcia Cimmino/Ballerina