Dall’antico nome “Mastunicola” a Pianura tante prelibatezze per il presente

A Pianura con lo storico nome della pizza “Mastunicola” ha aperto il nuovo ritrovo culinario di Luigi Errico per una Napoli fatta di tradizioni e bontà

di Giuseppe Giorgio Da sempre realizzata con ingredienti semplici e poveri come la farina, l’acqua, l’olio, il lievito ed il sale, la pizza, come la conosciamo oggi, nacque intorno al 1600. E ciò grazie ad un estro tutto partenopeo in grado di rendere più gustoso l’impasto con l’aggiunta dapprima di aglio e strutto e poi di cacio e basilico. Lo stesso verde basilico che, chiamato dai napoletani semplicemente “vasinicòla”, diede origine al soprannome della famosa pizza alla “Mastu Nicola”. Ed è proprio prendendo spunto dal popolare nome scaturito dalla tradizione, che a Pianura, in via Pallucci 160, il patron Luigi Errico ha appena aperto l’accogliente ristorante e pizzeria “Mastunicola”. Un locale dai grandi spazi che, seguendo ideologicamente l’evoluzione della pizza che prima cominciò ad essere arricchita dai “cecinielli” e soltanto verso la fine del Settecento si associò al pomodoro e poi alla mozzarella, propone nel segno della modernità una lunga serie di prelibatezze legate al territorio ed alla storia culinaria di una Napoli senza tempo. E così, allacciandosi alla grande epopea di una specialità dapprima cara a Sua Maestà Maria Carolina di Borbone e poi alla regina Margherita, che gradì la nuova varietà di pizza al punto da consegnarla per sempre alla storia con il suo nome di battesimo, il nuovo ritrovo “Mastunicola” resta perfettamente in bilico tra il passato ed il presente. Accontentando i puristi dell’olio e pomodoro ed i moderni fantasisti delle più svariate bontà partenopee, il locale s’incrocia con le antiche tradizioni popolari riportando alla memoria, tra fragranze e sapori, le più nobili origini di una terra da sempre legata alle cose semplici e genuine. Grazie ad uno staff che seguendo le indicazioni del patron Luigi Errico vede all’opera: il direttore Raffaele Chiaiese, il primo chef Gennaro Criscuolo, il suo secondo Roberta Russolillo ed ancora, il maestro pizzaiolo Salvatore Gambardella aiutato da Davide Criscuolo ed i collaboratori Alberto Errico e Patrizia Guazzo, da “Mastunicola” tutto ha il sapore di una volta. Senza trascurare coloro che alla pizza preferiscono la cucina tipica locale con dei succulenti piatti popolari, “Mastunicola” soddisfa anche i palati dei più esigenti. Tant’è che tra ziti al ragù, mezzanelli alla genovese, spaghetti alla puttanesca, braciole, polpette, fritture, parmigiana di melanzane, polipetti alla luciana, baccalà in cassuola, tanti secondi e tanto buon vino del territorio, da “Mastunicola” il tempo sembra proprio essersi fermato per conservare integre le immagini ed i sapori di una Napoli da gustare e godere. E così è stato anche durante la vivace serata inaugurale, dove, tra i tantissimi ospiti presenti, giornalisti, buongustai e personaggi del mondo del teatro, del cinema e della canzone, a fare bella figura per un’interminabile passerella di gusti, sono stati i piatti di una Napoli ancora capitale insieme ad una pizza sinonimo di storia e piacevolezza.

 

Articolo pubblicato il: 7 Luglio 2018 14:35

Giuseppe Giorgio

Caporedattore, giornalista professionista, cura la pagina degli spettacoli e di enogastronomia