mercoledì, Novembre 20, 2024

Daniele Fabio ospite al Punto “J” di Mergellina

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Carlo Farina
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Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

Serata di ottima musica venerdì 22 novembre al Punto “J” di Mergellina, dove sarà ospite il poli-strumentista e compositore Daniele Fabio. Artefici della serata Antimo Civero e Alessia J Magliacane, due grandi appasionati di Jazz.

Tutto pronto dunque, per la serata del 22 novembre a Napoli, presso il MA – Punto J di Mergellina, con il concerto del chitarrista, polistrumentista e compositore Daniele Fabio, calabrese nativo di Cosenza e musicista di grande talento e di belle promesse: si tratta, in definitiva, di un’interessante collaborazione tra due diverse ma attigue realtà territoriali, quella campana, tra le più interessanti negli ultimi anni, curata da Alessia J Magliacane, e quella di Pozzuoli che, nelle sue variegate forme, è affidata ad Antimo Civero, Presidente del Pozzuoli Jazz Festival.

Daniele Fabio ospite al Punto "J" di Mergellina
Essendo due grandi appassionati di jazz – chiarisce Civero che vanta ben 16 edizioni del suo festival jazz a Pozzuoli, tutte di grande successo e che hanno comunque segnato anche epoche precise della musica contemporanea in ambiente campano e non solo – abbiamo pensato di cominciare con qualcosa di diverso,

Daniele Fabio ospite al Punto "J" di Mergellina
e, sulla stessa falsa riga, in quanto anch’io appassionata di jazz – continua Alessia Magliacane (nella foto sopra), che insegna anche antropologia musicale ed è conosciuta in Brasile, a Salvador e Rio, per le sue lezioni proprio dedicate alla storia del jazz – abbiamo deciso di proseguire con qualcosa di diverso prima di tuffarci nella nostra passione principale, senza dimenticare ovviamente che il jazz è sempre stato un genere musicale che include, una musica che vive non solo di contaminazioni ma di grandi aperture e costante sperimentazione e innovazione, senza rinunciare a nulla dello spirito della tradizione e della grande forza che ha sempre animato i canti dei popoli, sia che si tratti di blues o che si tratti di quelli proposti da Daniele Fabio.

Con questo concerto quest’ultimo, infatti, apre una rassegna di tre giorni, cioè un vero e proprio festival dedicato alla chitarra e al crossover di questo strumento che ha segnato più epoche di quanto abbia fatto qualsiasi altro strumento, se si eccettuano le percussioni in epoca molto più antica.

Daniele Fabio ospite al Punto "J" di Mergellina
Daniele Fabio

Daniele Fabio è conosciuto non solo per le sue tante e produttive collaborazioni con il più grande chitarrista vivente Giulio Tampalini (a tal proposito è appena uscito un recente volume per Curci editore), ma anche per essere un compositore che vanta già alcune tournées importanti in paesi di grandi tradizioni musicali come l’India e il Pakistan, inoltre è già conosciuto in Italia non solo per le sue numerose collaborazioni musicali, ma anche come valido compositore.

Infatti, e non a caso, debutterà a dicembre e a gennaio a Parigi, proprio in veste di compositore di musica contemporanea. Daniele Fabio è anche un teorico della storia della musica, oltre che della composizione, a lui si devono infatti alcuni importanti studi su alcune trascrizioni di Bedrich Smetana messi in rapporto con la Taranta, e con la storia di questo antichissimo genere musicale.

Voglio inoltre segnalare il concerto di Andrea Aymone il 15 dicembre, e quello di Eleonora Perretta il 22 dello stesso mese, entrambi napoletani di nascita, con numerose esperienze concertistiche all’estero, si esibiranno a Pozzuoli: successivamente dedicheremo ulteriori pagine di approfondimento agli stessi.
Cerchiamo di mantenerci su questa strada, prima di passare al jazz, tra Crossover, Crosscurrents e soprattutto Crossroads – conclude Alessia J Magliacane – rintracciando una narrazione della musica, un filo narrativo della storia dei popoli che attraverso il linguaggio più universale che ci sia punta solo e unicamente alla pace e all’esplorazione pacifica delle risorse del pianeta.

Parole, queste, molto significative in un momento di grande difficoltà per il nostro pianeta, dove la bellezza e quindi anche la musica può e deve essere un importante veicolo di comunicazione per tutti coloro che aspirano ad un mondo di pace e di tollerante educazione, sempre più raro da ritrovare.

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