Giovedì 10 gennaio 2019, presso il Teatro Sannazaro, riprendono gli appuntamenti con l’Associazione Scarlatti, che propone un recital pianistico del giovane artista Davide Cabassi.
Riprende dunque l’attività artistica della Scarlatti, dopo la lunga pausa natalizia con il debutto napoletano del giovane pianista Davide Cabassi, top-prize winner al Van Cliburn International Piano Competition nel 2005, un traguardo prestigioso per questo giovane talento che in questo concerto affronterà un programma di difficile esecuzione.
Raffinato interprete nelle più importanti sedi concertistiche ma anche organizzatore e insegnante con masterclass in tutto il mondo, questo poliedrico artista ha, al suo attivo, anche numerose incisioni (l’ultima, dal titolo Appassionata, è uscita per Decca nel 2016 e ha riscosso ottime recensioni), registrazioni radiofoniche e televisive, tra le quali uno speciale nella serie “Notevoli” del canale tematico “Classica”.
Ha debuttato con l’Orchestra Sinfonica della RAI di Milano all’età di tredici anni. Da allora ha intrapreso una brillante carriera come solista che l’ha portato ad esibirsi con le maggiori orchestra europee ed americane (Orchestra Filarmonica della Scala, Neue Philharmonie Westfalen, Russian Chamber Orchestra, Hartford Symphony, Orchestra Haydn Bolzano, Orchestra Verdi Milano, Orchestra Pomeriggi Musicali Milano, Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra Romantique Parigi, OSI di Lugano, OFT di Torino, Orchestra dell’Arena di Verona e molte altre), collaborando con direttori come Gustav Kuhn, Daniele Gatti, Asher Fisch, Massimo Zanetti, Mikhail Tatarnikov, Philip von Steinaecker, Howard Griffiths, Johannes Wildner, Federico Maria Sardelli, Kimbo Ishi-Ito, Helmut Rilling e numerosi altri.
Dopo essersi diplomato al Conservatorio di Milano nella classe della Prof. Edda Ponti ha studiato per cinque anni, ed è stato il primo italiano ammesso alla International Piano Foundation di Cadenabbia. E’ Direttore Artistico della stagione concertistica “Primavera di Baggio” da lui fondata con la moglie, la pianista russa Tatiana Larionova, per valorizzare e rilanciare culturalmente la periferia disagiata della sua città, coinvolgendo i bambini ed “invadendo” gli spazi associativi, specie quelli riscattati dalle mafie.
Il raffinato programma che Cabassi propone “una successione di 4 polittici”, con due celebri pagine romantiche come Kinderszenen e Carnaval di Schumann, i brevi brani poetici e timbricamente affascinanti di Castiglioni raccolti in Dulce refrigerium e infine i celeberrimi Quadri da un’esposizione, di Musorgskij, forse il suo più grande capolavoro, di sicuro la sua opera più nota.
In una recente intervista rilasciata per Unione Musicale di Torino Cabassi ha dichiarato: “Il programma racchiude composizioni a cui sono molto legato. Tutti sono brani che sento molto vicini sia dal punto di vista etico sia estetico, e funzionano molto bene insieme.
I fili rossi che vedo sottesi all’interno del programma sono numerosi e vicini al mio modo di vedere la musica e la vita; tra questi c’è il tema dell’infanzia, intesa come possibilità di avere uno sguardo puro sulla vita, lo sguardo sulla natura, la dimensione teatrale (come maschera, come palcoscenico per una rappresentazione, ma anche come esposizione del proprio doppio); si tratta di tematiche ricorrenti, che riguardano la musica ma anche l’ambito metafisico, filosofico, etico.
Direi che quella in programma è tutta musica estremamente pura, sincera, senza nessuna affettazione”.
Infatti Kinderszenen (Scene infantili) raccoglie tredici pezzi “caratteristici”, piccole schegge dell’immenso mondo poetico di Schumann: scene di vita familiare, ricordi indimenticabili di un bambino sensibile, il mondo dell’infanzia visto da chi è ancora fanciullo nell’animo; Carnaval racchiude a sua volta 21 pezzi brevi e contrastanti, che scorrono come in sfilata carnevalesca, in un susseguirsi di pianismo visionario e virtuosismo brillante, suggestioni letterarie ed elementi autobiografici.
Segue il breve ciclo di Nicolò Castiglioni Dulce refrigerium, che trae il nome dall’antica sequenza latina Veni Sancte Spiritus, uno dei testi più musicati della tradizione cristiana; l’autore aspira a ritrovare nei 6 lieder spirituali – con il sorriso sulle labbra e una punta di nostalgia – una purezza di cuore smarrita e l’innocenza dello sguardo.
Programma
- Robert Schumann ( 1810 – 1856)
- Carnaval – Scènes mignonnes sur quatre notes op. 9
- Kinderszenen op. 15
* * *
- Niccolò Castglioni (1932)
- Dulce Refrigerium – Sechs geistliche Lider fur Klavier
- Modest Musorgskij (1839 – 1881)
Quadri di un’Esposizione