De Luca fa il punto sul Covid 19 in Campania sottolineando che “siamo a un passo dalla tragedia. Pronti a chiudere tutto in tempi brevissimi”. Sulle scuole: “Ho ascoltato affermazioni stupide ed irresponsabili”.
Nel consueto punto del venerdì su Facebook, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, annuncia un imminente lockdown regionale, invitando il governo ad adottare lo stesso provvedimento a livello nazionale: “Siamo chiamati a prendere decisioni forti, definitive, efficaci. La situazione è pesante. Ogni giorno rischia di aggravarsi l’epidemia. Non c’è più un’ora di tempo da perdere. Perfino l’ordinanza di oggi è superata dai contagi -sottolinea il governatore- Chiudo tutto tranne attività industriali, agricole, agroalimentare, edilizia. Blocchiamo mobilità anche tra comuni, non solo tra province. Oggi siamo ancora in tempo, la situazione pesante, siamo a un passo dalla tragedia. Non voglio vedere centinaia di bare con i morti.
Oggi 2280 positivi in Campania su 15mila tamponi. Dobbiamo chiudere tutto per un mese o 40 giorni, per spegnere focolai e poi se situazione sotto controllo si può pensare a riaprire. Chiudendo ora possiamo immaginare una riapertura parziale a Natale. Chiedo ai cittadini di sentirsi essere umani, senza fare distinzioni economiche e sociali. Bisogna difendere la vita dei propri figli e quella di tutti i nostri concittadini”.
Sui posti letto e l’esito dei tamponi, De Luca rimarca che “coinvolgeremo le cliniche private. Chiediamo aiuto a medici di base per filtrare i pazienti che possono stare a casa. Non bisogna intasare gli ospedali. Manderemo a casa dagli ospedali coloro che hanno solo una linea di febbre, saranno seguiti da Asl e medici di base. Sui tamponi abbiamo situazioni non all’altezza ancora sui tempi di comunicazione dell’esito, che va dato entro 12 ore”.
Coronavirus, il punto della situazione
🔴#CORONAVIRUS: facciamo il punto della situazione sugli ultimissimi dati relativi ai contagi e sulle imminenti e drastiche decisioni che stiamo per assumere prima che sia troppo tardi. Seguiteci:
Pubblicato da Regione Campania su Venerdì 23 ottobre 2020
Poi l’attacco ad alcuni laboratori privati: “Per fare presto alcuni laboratori privati fanno test rapidi antigenici non affidabili. A volte ne mettono insieme dieci e se esce positivo fanno indagine accurata. Sono speculazioni. Abbiamo chiesto accertamenti mandando i Nas. C’era persino gente che chiedeva ai laboratori di non comunicare l’esito positivo sottobanco. È reato penale“.
Per le vaccinazioni antiinfluenzali, “siamo la prima regione italiana ad aver iniziato la campagna – prosegue – ad oggi consegnate 906mila dosi di vaccino, le vaccinazioni fatte 546mila. È un dato straordinario. Fra una settimana consegneremo alle farmacie una dose rilevante di vaccini per chi volesse servirsene privatamente”.
Non nominando mai direttamente la ministra Lucia Azzolina, De Luca è poi durissimo sull’argomento scuola: “Ho ascoltato affermazioni stupide e irresponsabili -attacca il governatore- Le attività da chiudere non sono in astratto, ma dipendono dai contagiati che abbiamo. Non abbiamo chiuso le scuole ma c’è la didattica a distanza. Si chiude mobilità o livello di assembramento. Si aprono le elementari lunedì se c’è la possibilità di garantire la sicurezza dei bambini, altrimenti no. Nelle 2 settimane di apertura delle scuole siamo passati nella fascia 0-5 anni da 88 positivi a 402 positivi. Da 6 a 10 anni prima 57 contagi, dopo 476 positivi. Dagli 11 ai 14 anni prima 49 contagi, dopo 479 contagi. Fascia 15-18 dopo l’apertura 558 positivi (prima una ottantina). Chiedo alle madri e ai papà, vi sentite di mandare ora i figli a scuola?”.
Infine, il governatore chiede al governo un aiuto per le categorie produttive penalizzate dalla crisi economica: “L’unica discussione da fare è su un piano di misure socioeconomiche di aiuto alle categorie colpite. Chiedo al governo che si apra in sede di conferenza Stato-regioni una discussione sulle misure di sostegno: dobbiamo decidere sulla cassa integrazione, sul blocco dei fitti in caso di chiusura e di riduzione del 50% a fine pandemia. Sospensione della tassazione di contributi e Iva e del pagamento delle utenze e così via”.