Covid 19 in Campania: De Luca lancia la sfida per uscire dall’epidemia entro il 2021 e ribadisce: “No a comportamenti irresponsabili o tra due settimane chiudiamo tutto”.
Il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, fa il punto sull’epidemia di Covid 19 nella consueta diretta Facebook del venerdì, partendo da poche ma critiche parole sulla crisi di governo degli ultimi giorni: “Una situazione francamente imbarazzante, come se non avessimo abbastanza problemi, una situazione che sta screditando l’Italia in Europa e nel mondo”.
Ricordando l’efficienza della Campania in questa prima fase della campagna di vaccinazione, il numero uno di Palazzo Santa Lucia lancia la sfida, che coinvolgerà l’intera popolazione regionale: “Campania prima regione d’Europa a uscire della pandemia entro un anno. Vogliamo riconquistare la nostra vita. Abbiamo già perso oltre un anno di vita.
Si tratta di una operazione di straordinaria complessità al limite della pazzia, ma sono convinto che, se avremo la disponibilità di 8milioni e 400mila vaccini, siamo in grado di raggiungere questi obiettivi entro dicembre 2021. L’obiettivo è di fare 20mila vaccinazioni al giorno, ma il problema che abbiamo è la quantità di vaccini disponibili“.
Come già venerdì scorso, De Luca mostra nuovamente la card che sarà data a chi ha fatto le due dosi di vaccinazioni. Tessera collegata con la piattaforma sanitaria regionale, “un’altra eccellenza campana” che, sostiene il governatore, darà la possibilità a chi ne sarà dotato di usufruire di servizi.
L’appello di De Luca va nuovamente a comportamenti responsabili dei cittadini: “C’è un aumento non straordinario ma sensibile di contagi -prosegue- Sarebbe un suicidio per la Campania immaginare che con la zona gialla siamo di fronte ad un rompete le righe e che possiamo consentirci di fare la ricreazione. Se avremo comportamenti irresponsabili tra due-tre settimane la Campania sarà tutta chiusa”.
Per quanto riguarda le scuole, “nei prossimi giorni prenderemo delle decisioni, non credo che andremo all’apertura generalizzata. Probabilmente avremo un ulteriore incremento per le elementari. Vorremmo impegnare i medici di medicina generale per fare centinaia di migliaia di tamponi antigenici al personale scolastico – spiega – e avere un’apertura di massa delle scuole dopo aver avviato questa campagna di screening sul personale scolastico”.