Nel corso della consueta diretta Facebook del venerdì, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, lancia un nuovo appello al Governo riguardo i problemi attuali e futuri dell’Italia, ovvero il lavoro e il reddito delle famiglie: “In queste settimane e in questi mesi -ammonisce il numero uno di Palazzo santa Lucia- siamo stati un po’ distratti da tante vicende nazionali e internazionali. Abbiamo perso di vista quello che diventerà, sempre più, il tema fondamentale delle nostre famiglie. Le notizie che riguardano la condizione economica del nostro Paese si sono anche appesantite: abbiamo un tasso di inflazione, ormai, del 7-8%, un livello altissimo di contratti a tempo determinato e, quindi, di precarietà nel mondo del lavoro.
Il livello salariale in Italia è diventato scandalosamente basso: siamo, in qualità di potere d’acquisto, abbiamo qualche punto percentuale in meno rispetto a trent’anni fa, dall’1 al 3%. Non è possibile avere questo livello di precarietà e scarsità dei salari. Dobbiamo far crescere insieme la produttività, gli investimenti e i salari. E io sono fra quelli che ritengono che va attuata, come anche detto da Confindustria, una drastica riduzione del cuneo fiscale”.
Tema all’ordine del giorno è anche quello delle tasse e dell’aumento del costo di benzina e materie prime: “In queste ore -prosegue De Luca – stanno arrivando bollette che fanno paura: in modo particolare, quelle sull’elettricità fanno registrare raddoppi o triplicazioni rispetto agli anni scorsi. La benzina, ormai, si attesta oltre i 2 euro a litro. Per quanto riguarda generi alimentari, iniziamo a registrare aumenti rilevanti, anche del 10-15%, a seconda dei prodotti. Non parliamo, ovviamente, del prezzo delle materie prime: un problema che riguarda soprattutto i cantieri edili e i lavori negli appartamenti”.
Secondo il governatore della Campania, “siamo stati tirati per i capelli nella guerra in Ucraina (che sta andando avanti esattamente da 100 giorni, ndr). Ma credo che sia giunto il momento di pensare un po’ più all’Italia e ai suoi problemi, anche perché ci è stato appena riferito dal Segretario generale della NATO, Stoltenberg, che la guerra durerà ancora a lungo.
Che Dio lo abbia in gloria. Non è superfluo pensare all’Italia e ai suoi problemi, visto che siamo il Paese più dipendente da forniture energetiche estere”.
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