Il governatore Vincenzo De Luca parla anche degli aiuti alla popolazione ucraina e annuncia: “Lavoriamo per accorciare a 4 mesi i tempi per l’adozione da parte delle nostre famiglie dei bimbi ucraini orfani”.
Nel corso della consueta diretta Facebook del venerdì, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, torna a parlare di Covid 19, mettendo ancora una volta in guardia i cittadini sull’aumento dei casi degli ultimi tempi: “Abbiamo avuto negli ultimi dieci giorni un aumento dei contagi anche qui in Campania -afferma il numero uno di Palazzo Santa Lucia – Non abbiamo registrato incrementi nelle terapie intensive, registriamo un aumento dei ricoveri ordinari di pazienti Covid non gravi. Siate prudenti e indossate la mascherina”.
De Luca si augura “che ci si avvii verso una stabilizzazione dei contagi ed ad una progressiva discesa del contagio. Tuttavia le vicende ci dicono che il virus circola, la variante omicron 2 e, dunque, dobbiamo avere prudenza, anche se vaccinati. Alla fine del mese credo che terminerà lo stato di emergenza ma chiedo di mantenere la mascherina, lo dico soprattutto ai ragazzi”.
Poi, il governatore si sofferma sugli aiuti alla popolazione ucraina, facendo un importante annuncio per le adozioni: “Stiamo lavorando -prosegue – per avanzare una proposta al Parlamento, per consentire una modifica legislativa e accorciare a quattro mesi i tempi per l’adozione da parte delle nostre famiglie dei bimbi ucraini orfani”.
In Campania stanno infatti arrivando “centinaia di bambini ucraini, molti sono orfani. Abbiamo migliaia di famiglie che da anni si battono per poter adottare un bimbo. Vorremmo lavorare come Regione Campania per favorire le adozioni dei bambini orfani da parte delle nostre famiglie. Il percorso di adozione è di una complessità inimmaginabile – sottolinea ancora De Luca- vorremmo proporre anche una modifica legislativa, ma decide il Parlamento nazionale”.
Sulla guerra in Ucraina, De Luca sostiene che “avremmo dovuto trovare un compromesso, una soluzione, 5 o 6 mesi fa. Sento dire oggi che tutto sommato è fra le cose accettabili da tutti una condizione di neutralità dell’Ucraina, tutto sommato un’accettazione dell’autonomia delle due repubbliche del Donbass.
C’erano probabilmente le condizioni per trovare un compromesso e per evitare questa tragedia, oggi no. Oggi purtroppo credo che decideranno le armi, non deciderà più la ragione o il compromesso politico. Per quello che mi è dato di capire tutte le alternative che si presentato davanti a noi, sono drammatiche: cioè non usciranno vincitori da questa guerra, ma usciranno dal punto di vista politico-istituzionale le stesse situazione che troveremo quando le armi sospenderanno le loro attività, e cioè le macerie”.