giovedì, Dicembre 26, 2024

De Luca sulla guerra in Ucraina: “Manderemo due bus con cibo e medicine” (VIDEO)

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Il governatore Vincenzo De Luca parla della guerra: “Grande resistenza del popolo ucraino. Mi sembra un conflitto per procura dell’Occidente”.

Nel corso della consueta diretta Facebook del venerdì, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, fa il punto sull’accoglienza dei profughi ucraini in Campania, annunciando una spedizione di aiuti: “La prossima settimana -ha detto il numero uno di Palazzo Santa Lucia – l’azienda regionale di trasporto l’Air organizza un viaggio con due pullman in Ucraina – organizzato con la parrocchia ucraina di Caserta – che all’andata trasporteranno medicinali e derrate alimentari e al ritorno porteranno in Italia 100 profughi”.

Invitando ancora alla prudenza sul fronte Covid 19 (“Bisogna indossare le mascherine il più possibile”), De Luca sottolinea che “abbiamo presso il Covid Center di Napoli, nell’area predisposta all’accoglienza, 103 persone ospitate, con 40 minori. Tra queste persone 20 sono positive al Covid. Complessivamente abbiamo accolto oltre 3500 persone solo a Napoli e stiamo proseguendo in un’attività doverosa di accoglienza e ospitalità.

Sulla guerra in Ucraina, il governatore elogia inoltre “la resistenza veramente straordinaria del popolo ucraino di fronte all’aggressione da parte della Russia. È un dato di grande novità e non scontato, che dimostra che a volte anche nelle guerre pesa di più la motivazione ideale di chi combatte rispetto anche alla forza militare. La sensazione è che la Russia si sia impantanata in questa guerra di fronte alla capacità di resistenza e alla forza ideale mostrata dagli ucraini. Inoltre incredibilmente ci sono più morti dalla parte degli invasori che dalla parte degli ucraini. L’Ucraina uscirà da questa vicenda distrutta, nelle infrastrutture, nelle città, ma colpisce che ci sono quasi 12mila morti fra gli invasori. A conferma del fatto che quella che si immaginava fosse una guerra rapida è diventata una guerra atroce anche per gli invasori”.

Poi un’amara constatazione: “Vedo in atto -chiude – una guerra per procura anche da parte dell’Occidente, una guerra nella quale la vita ce la rimettono gli ucraini e non vedo grande efficacia nell’azione diplomatica per arrivare a cessare il fuoco. Questa è la priorità assoluta oggi perché la gente muore e i bombardamenti continuano, poi verifichiamo i compromessi necessari. Ma ho la sensazione sgradevole che ci sia una guerra fatta dagli altri su commissione”.

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