Luigi de Magistris risponde a De Luca: “Soffre Napoli, stia sereno”

Luigi de Magistris: il sindaco partenopeo ha replicato alle parole del governatore (che aveva parlato di “disastro amministrativo” a Napoli).

Non si è fatta attendere la risposta del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, all’attacco del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che aveva parlato di disastro amministrativo nel Comune di Napoli. Ecco la replica del primo cittadino partenopeo: “L’atteggiamento di De Luca mi ricorda -riporta Il Corriere del Mezzogiorno- anche se con modalità diverse, quello che ha contraddistinto in una fase il Governo Renzi quando non voleva riconoscere il ruolo della città. De Luca ha un’insofferenza verso Napoli mentre invece io cerco sempre il dialogo istituzionale”. L’ex magistrato ha poi aggiunto: “Noi abbiamo una grande dignità e Napoli è rinata non per De Luca ma grazie ai napoletani e a questo contagio di vita, di cultura e di energia che si sta mettendo in rete con tutta la Campania. A differenza del presidente della Regione, noi vogliamo costruire rapporti molto belli con tutte le altre città campane. Non viviamo di astio e rancore e non siamo violenti nell’utilizzare le istituzioni democratiche del Paese”. Il sindaco di Napoli invita poi il Governatore alla calma, chiudendo (almeno per ora) ad un “duello” alle prossime Regionali: “Visto che forse De Luca ha l’ansia gli posso dire: “Vicienzo stai sereno” –insiste de Magistris- se il popolo mi chiede di candidarmi alla Regione Campania forse De Luca dovrebbe chiedersi perché è in calo di consensi. Io voglio fare il sindaco fino al 2021. Si vota tra due anni e ciò che ora la gente vuole è che il presidente della Regione e il sindaco di Napoli abbiano una corretta cooperazione istituzionale”. Collaborazione istituzionale al momento lontanissima, perché “con De Luca non ci si riesce a incontrare e a stento saluta alle iniziative pubbliche. E’ un problema suo – ha concluso de Magistris – non so dire se politico, istituzionale o psicologico visto che avverte in qualche modo la preoccupazione elettorale”.