L’eco della tragedia di Genova, in cui il crollo del ponte Morandi ha causato la morte di 43 persone, è ancora fortissima anche a Napoli. In un lungo post su Facebook, il sindaco della città partenopea, Luigi de Magistris, chiede la “revoca o drastica revisione delle vergognose concessioni di litorali, autostrade (Tangenziale di Napoli compresa, unica a pedaggio in Italia) e di beni comuni”.
Per i sindaco, sono inoltre necessarie, la “cancellazione di opere inutili come la TAV in Val di Susa, il terzo valico del nord ovest, la TAP, revoca o drastica revisione delle vergognose concessioni di litorali, autostrade (tangenziale di Napoli compresa, unica a pedaggio in Italia) e di beni comuni; ripubblicizzazione di servizi svenduti ai poteri oligarchi; eliminazione dei vincoli normativi e finanziari che impediscono agli enti locali di mettere in sicurezza i territori e di migliorare i servizi consentendo di avere ed impiegare le risorse economiche ed umane necessarie; eliminazione del pareggio di bilancio in Costituzione”.
Sulle responsabilità di quanto accaduto, il sindaco evidenzia che “in uno Stato di diritto la responsabilità di un fatto criminoso viene stabilita dalla magistratura nella sua autonomia e indipendenza. Trovo grave che chi governa e detiene il potere ai massimi livelli, mentre ci sono ancora cadaveri e dispersi sepolti dalle macerie e con una rabbia diffusa tra la gente, consumi processi sommari trovando anche i colpevoli e additandoli al pubblico ludibrio per mere esigenze di bieco consenso”.
Il presidente della Tangenziale di Napoli, nonché ex ministro del Bilancio, Paolo Cirino Pomicino, commenta a “Il Mattino” quanto scritto da de Magistris sulla possibile revisione o revoca della concessione: “Parole in libertà che non meriterebbero neanche di essere commentate. Non finisco mai di stupirmi – dice ancora Pomicino – Non sapevo che i sindaci avessero anche questi poteri”.
Articolo pubblicato il: 20 Agosto 2018 16:48