mercoledì, Dicembre 18, 2024

Didattica a Distanza, prof. Della Rossa (Liceo G. Bruno): “Studenti più responsabili”

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Didattica a distanza: Paola Della Rossa (docente di Italiano e Latino del Liceo G. Bruno) racconta la sua esperienza con questa nuova modalità di insegnamento. 

Dallo scorso marzo, la pandemia da Covid 19 ha costretto le scuole della Campania (come quelle di tutta Italia) a far andare avanti le lezioni grazie alla didattica a distanza. Una modalità portata avanti da allora praticamente senza interruzioni, con le eccezioni dell’esame di Maturità (colloquio orale in presenza), dei corsi di recupero e dei primi giorni del nuovo anno scolastico.

I dirigenti scolastici, in una situazione completamente nuova, si erano organizzati tra mille difficoltà per la ripresa delle lezioni in presenza con vari accorgimenti (protocolli stringenti, banchi distanziati e mascherine).

Tuttavia, da metà ottobre, la seconda ondata di contagi ha costretto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, a ripristinare la didattica a distanza per tutti gli ordini scolastici fino al 14 novembre (ma sembra certo che una nuova ordinanza la prolungherà, nonostante l’ultimo DPCM preveda la dad solo per le scuole superiori).Didattica a distanza, Della Rossa (docente “Giordano Bruno”): “Studenti lavorano più che in classe” Tutte le scuole stanno dunque portando avanti le lezioni attraverso la didattica a distanza. La redazione di 2A News ha voluto approfondire l’argomento intervistando Paola Della Rossa, docente di Italiano e Latino presso la succursale di Grumo Nevano del Liceo “Giordano Bruno” (l’istituto presieduto dalla Dirigente Scolastica Maria Luisa Buono ha la sede principale ad Arzano).

Prof.ssa Paola Della Rossa, quali sono a suo parere i pro e i contro della didattica a distanza?

Nel mio caso, cerco di essere sempre presente per gli alunni, anche oltre le ore di lezione. Mando ai ragazzi materiale per approfondire, studio progetti da fare oppure concorsi a cui farli partecipare. Cerco insomma un punto di contatto: per i miei alunni ci sono sempre proprio per avere una continuità. L’amore per la nostra professione e la collaborazione con i colleghi fa sì che la didattica a distanza sia sempre vicina alle esigenze degli alunni”.

Cosa ne pensano gli studenti della Dad?

Non stanno vivendo bene questa situazione di emergenza -prosegue la docente- Logicamente, stare dietro a uno schermo non è come stare a scuola. Tuttavia, cerco di renderli sempre attivi, trasmettendo loro le conoscenze in modo più dinamico. Già l’anno scorso, insieme al docente di sostegno Alfonso Ruggieri, abbiamo creato per una prima tanti prodotti multimediali in occasione della Giornata in ricordo delle vittime delle mafie. L’impegno maggiore dei ragazzi con la didattica a distanza compensa lo studio che si svolge in classe: non mi sento dunque di dire che non assimilano nozioni. La cosa più importante è fare bene il proprio lavoro, che sia in presenza o a distanza”.

Attualmente, quali progetti si propone di realizzare il Liceo “Giordano Bruno”?

A breve inizieranno i PON (progetti finanziati con fondi europei, ndr) e la settimana prossima lavorerò con la vicepreside Annamaria Di Lorenzo.Didattica a distanza, Della Rossa (docente “Giordano Bruno”): “Studenti lavorano più che in classe” Per la settima edizione di Libriamoci (la settimana del libro in programma dal 16 al 21 novembre, ndr) ho organizzato un incontro con l’attrice Chiara Francini, che è anche una scrittrice, la quale leggerà dei brani ai ragazzi: li commenteremo insieme. Inoltre -conclude Della Rossa- i miei alunni parteciperanno a vari concorsi, come quelli sulla Shoah, e stanno preparando degli articoli in occasione del 25 novembre, Giornata contro la violenza sulle donne”.

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