L’ex stella del Napoli, Diego Maradona, compie oggi 60 anni, vissuti a tutta velocità e sempre con il pallone attaccato al piede.
Diego Armando Maradona aveva 15 anni quandò esordì nel mondo del calcio: entrato nel secondo tempo di Argentinos Juniors-Talleres di Cordoba. La sua squadra, l’Argentinos perdeva 1-0 ed entra al posto di Ruben Anibal Giacobetti. Prende 7 in pagella su El Grafico Maradona e da allora comincia la sua storia con il calcio.
“Mi sueño… mi sueño es jugar en el Mundial. Y ganarlo…”, diceva alle televisioni che andavano ad intervistarlo a Villa Fiorita, la sua povera residenza ed intanto aveva già preso in mano l’Argentinos. Un sogno che avrebbe realizzato nel 1982 con il trionfo dell`Azteca del 29 giugno, a quindici anni da quelle immagini così incredibilmente premonitrici.
A meno di un mese dall’esordio arriva il primo gol in serie A, una doppietta allo stadio General San Martin di Mar del Plata, la Rimini d`Argentina nel successo per 5-2 dell`Argentinos contro il locale San Lorenzo. Il 27 febbraio 1977, a quasi 16 anni e 4 mesi, arriva il debutto nella Seleccion in un’amichevole premondiale contro l’Ungheria. Il ct era Luis Cesar Menotti. Entra sul 4-1, giusto in tempo per offrire a Houseman l`assist del pokerissimo che chiude la partita. Menotti, però, non lo sceglie per il mondiale del 1978 preferendo Bottanis e Humberto Bravo.
Maradona lascia la povertà di Riva Fiorita, diventa un idolo del calcio. Papà Diego, mamma Dalma Salvadora detta Tota. E i tanti fratelli, otto: nell`ordine Ana e Rita, poi Elsa e Maria. Quindi Diego Armando, il primo maschietto. E poi ancora Raul detto Lalo, Hugo detto El Turco e Claudia. Nel 1979 a Tokyo arriva il trionfo nel Mondiale under 20 con l`Argentina, da capitano, che in finale batte 3-1 l`Unione Sovietica. Gioca in Italia contro gli azzurri di Bearzot. Le frontiere sono chiuse ma Napoli e Juventus si interessano a lui. Nel 1981 passa dall’Argentinos Jrs al Boca. Ci resta un anno. Poi il club lo cederà al Barcellona a causa dei debiti. Con i Blaugrana firma un contratto di sei stagioni e 5,5 milioni di ingaggio.
Dopo due stagioni poco fortunate (tre mesi fuori nel 1982-83 per epatite; 106 giorni di stop nel 1983-84 causa entrata killer del difensore dell`Athletic Bilbao Andoni Goikoetxea che gli spappola la caviglia sinistra) Maradona è del Napoli. 13 miliardi di lire il costo del cartellino più 800 mila dollari all`anno al giocatore per cinque stagioni più vari benefit. Nel mondiale del 1982 si vede poco e Gentile lo annulla nella sfida che proietterà l’Italia alla vittoria mondiale.
A Napoli viene presentato il 5 luglio 1984, davanti a un San Paolo in delirio. L`avventura italiana comincia il 22 agosto del 1984
La stagione successiva (1986-87) Dieguito riesce nell`impresa di regalare al Napoli il suo primo storico scudetto con il contorno della Coppa Italia. Per altre quattro annate, con e grazie a Maradona, il Napoli sarà squadra di vertice in Italia e in Europa capace di vincere ancora uno scudetto (1989-90), una Supercoppa italiana (1990) e una Coppa Uefa (1989).
Maradona lascia Napoli e l`Italia l`1 aprile del 1991, fatale il doping alla cocaina (17 marzo, dopo Napoli-Bari 1-0) che gli costa 15 mesi di stop. A Italia ’90 spacca il San Paolo nella sfida contro l’Italia. Un rigore deciderà poi cinque giorni dopo anche la finale dell`Olimpico vinta dalla Germania nella serata dei fischi all`inno e del “hijos de puta” rivolto platealmente alle telecamere dal capitano argentino.
Lascia Napoli, giocherà ancora (Siviglia, Newell`s Old Boys, l`amato Boca Juniors), farà ancora un Mondiale (nel `94 partenza a razzo e triste abbandono per doping proprio alla vigilia della seconda fase) regalando sprazzi di grande calcio e altri guizzi da numero uno dei numeri 10. Ultima partita ufficiale (con la maglia dell`amato Boca Juniors in un “superclasico” contro il River Plate vinto 2-1).
Diego Maradona compie oggi 60 anni e guardandosi dietro rivede una carriera e una vita vissute a tutta velocità, nelle quali ha vinto di tutto e di più: un Mondiale dei grandi e uno dei giovani, tre scudetti (uno con il Boca, due con il Napoli), una coppa Uefa, due coppe e due supercoppe nazionali (doppietta con il Barcellona e con il Napoli), sei volte la classifica cannonieri (cinque in Argentina e una in Italia).
In casa ha pure un Pallone d`oro di France Football alla carriera, consegnatogli nel `95. Unico cruccio la Coppa dei Campioni, italiana e sudamericana, che gli ha regalato qualche amarezza che non meritava.
Articolo pubblicato il: 30 Ottobre 2020 10:16