Umberto Giordano e Giuseppe Verdi nell’interpretazione del celebre soprano cilentano Maria Pia Garofalo, che ha recentemente inciso due famose arie tratte dalle opere “Marcella” e “Traviata”.
E’ attualmente disponibile su tutte le piattaforme online, l’ultimo lavoro del celebre soprano cilentano Maria Pia Garofalo che, accompagnata al pianoforte dal M° Ernesto Pulignano, ha pubblicato un CD della casa discografica di Giovanna Nocetti per la “Kicco Music”, cimentandosi nell’interpretazione di due celebri arie d’opera.
Infatti ha eseguito uno dei brani più interessanti tratto dall’opera “Marcella” di Umberto Giordano che troviamo nel secondo atto (scena II) della celebre aria “Son tre mesi questa sera”, nella quale la protagonista Marcella inizia il suo racconto a Clara.
Tratto da un libretto di Henry Cain e Edouard Adenis, quest’opera rappresenta un “idillio moderno” tra la protagonista e Giorgio, pittore e (in segreto) principe ereditario. Il lavoro di Giordano del 1907 ha uno stile musicale lineare e semplice nelle armonie, dove l’azione scenica è ridotta al minimo. L’interpretazione della Garofalo è convincente e il suo stile si rispecchia nella sua alta capacità professionale ed artistica.
Il secondo brano affrontato è tratto da una delle più celebri opere liriche del mondo, La traviata, che fa parte della più bella “trilogia popolare” composta da Verdi insieme al Trovatore e al Rigoletto: “E’ strano … Sempre libera”, tratta dalla scena III del Primo Atto.
Anche qui la Garofalo esprime con grazia e padronanza vocale la sua vena artistica, che certamente la proietterà verso grandi traguardi, come testimonia la sua bella prova nell’affrontare un’aria così famosa e quindi altrettanto insidiosa.
In un periodo così cupo per tutti gli artisti che, con i teatri ancora chiusi, non possono esprimere al meglio le loro capacità, nel nostro caso, vocali, la Garofalo punta in alto, continuando ad impegnarsi e a studiare sempre meglio per ritrovarsi un giorno sul palcoscenico davanti un numeroso pubblico che ne celebra, con fragorosi applausi, il suo proverbiale talento.