La moda contro l’omofobia, contro le discriminazioni che ancora oggi purtroppo sono presenti nel nostro paese e nel mondo intero.
Ieri sera si è tenuta la diciottesima edizione di “E’ moda…”, organizzato dalla P&P Academy di Anna Paparone con la regia della Clarence Management. Lo stilista Salvatore Fiorentino, ha voluto lanciare un messaggio ben preciso: “siamo tutti umani e siamo tutti uguali”.
La kermesse è stata presentata da Anna Paparone e Gaetano Gautieri, nella cornice dello splendido porto di Pozzuoli, piazza Del Mare. Quindici modelle hanno indossato le collezioni autunno-inverno 2016/2017 di Romeo Gigli Plus uomo-donna, Solo Soprani Couture, Lancetti, Le Chic di Sfiorami di Salvatore Fiorentino, Veronica Guerra, Nicoletta Carneiro e Salvatore Pappacena. Allo spettacolo si sono alternati momenti di cultura con la premiazione delle Eccellenze Campane. Infatti sono stati premiati: Marco Maddaloni, campione di judo; gli attori Lello Radice e Nicola Coletta; il Dr. Mario Gioia, chirurgo plastico; gli imprenditori Felice Mallardo e Paolo Vitale, ed infine Chiara Marciani, assessore alle Pari Opportunità della Regione Campania. Tra gli ospiti la bellissima Elisabetta Gregoraci e il famoso cantante Sal Da Vinci. Mentre tra gli spettatori in prima fila erano presenti il giornalista Emilio Fede, la modella Romina Giamminelli e Davide Marotta.
Grande emozione per l’attimo in cui una modella “speciale” ha sfilato singolarmente. Maria, una detenuta della Casa Circondariale di Pozzuoli, è entrata a far parte dell’Accademia di Moda di Anna Paparone.
Emozionata, ma sicura di sé, è uscita sul palcoscenico indossando la sua dignità di essere donna. Il finale è stato strepitoso la vera sorpresa della serata.
La modella Laura Tresa ha chiuso la sfilata indossando un capo spalla in pelliccia, realizzato da Salvatore Fiorentino, con i sei colori della bandiera dell’omofobia il tutto coronato dal brano musicale di Gloria Gaynor “I am what I am”. La canzone è un’esaltazione della “diversità”, ed è stata incisa da numerosi cantanti, diventando una specie di “inno gay” ed ottenendo un insolito successo di pubblico.
Articolo pubblicato il: 27 Giugno 2016 13:11