Un dipendente Eav andato in pensione scopre che gli hanno bloccato la pensione e minaccia di darsi fuoco.
Ciro Marra, ex dipendente Eav, minaccia di darsi fuoco. Il folle gesto a seguito della scoperta di avere la pensione bloccata dalla Agenzia della Riscossione, l’ex Equitalia. L’uomo era andato in pensione anticipata per curare un tumore, una neoplasia, e dopo l’operazione viene conoscenza dei fatti.
Sul tfr e sul bonus pensionistico è stato posto il veto dell’Agenzia per delle presunte cartelle non pagate.
Ciro è andato in pensione anticipata a maggio per potersi operare. Dopo l’intervento scopre che il trattamento di fine rapporto, insieme al bonus pensionistico, sono stati bloccati con un veto dell’Agenzia della Riscossione. “Mi spediscono di qua e di là, da Eav mi mandano all’Agenzia dell’Entrate. Intanto io devo dare da mangiare ai figli, devo pagare il padrone di casa. Se continua così mi presento negli uffici dell’Agenzia delle Entrate, mi cospargo di benzina e mi do fuoco” sono le parole dell’uomo.
Oltre al danno la beffa: non essendoci stato il pignoramento non può essere difeso.
L’avvocato Angelo Pisani si sta occupando del caso di Ciro. L’avvocato però palesa le difficoltà del caso: non essendoci stato il pignoramento ma solo il veto, il signor Marra non può nemmeno essere difeso. Queste le parole di Pisani: “è anche impossibile difenderlo”.
Poi aggiunge “Ciro è in pensione anticipata dallo scorso primo maggio a causa di un tumore allo stomaco per il quale ha dovuto subire un’operazione. Quando è andato in quiescenza si è accorto che sul tfr e sul bonus pensionistico c’era un veto. Così, per Eav, il signor Marra non ha diritto al suo tfr, neanche in parte, perché bloccato a causa di presunte cartelle esattoriali non pagate. Al momento non c’è stato il pignoramento e neppure la notifica e senza quest’ultima, ricorda l’avvocato, “Marra non può chiedere neanche la giusta tutela a un giudice”