L’emergenza Covid 19 ha portato all’annullamento del concerto a Napoli di Paul McCartney (che avrebbe dovuto esibirsi in Piazza del Plebiscito mercoledì 10 giugno). Per il grande evento erano stati venduti ben 15mila biglietti.
Il Decreto Rilancio non prevedeva tuttavia il rimborso dei ticket per eventi e concerti, ma solo la possibilità di usufruire di un voucher dello stesso importo da spendere entro un anno e mezzo per prossimi concerti organizzati dalla stessa società di produzione. Motivo per cui numerosi fan dell’ex membro dei Beatles si sono organizzati per recuperare la cifra con azioni legali (i prezzi dei biglietti sono stati divisi in 3 diverse fasce: 78 euro, 130 euro e 220 euro).
È in discussione in parlamento il già ribattezzato “emendamento McCartney”, che molto probabilmente darà il via libera al rimborso dei biglietti per i concerti annullati. Il testo, che alla Camera ha incassato la fiducia nella serata di mercoledì 8 luglio, arriva in Senato blindato, pena la decadenza, e da qui a una settimana dovrebbe esserci la definitiva conversione in Legge.
In particolare, c’è da sottolineare quanto riportato dal comma 2 dell’articolo 88 del decreto, dove accanto al voucher appare il rimborso: “L’organizzatore dell’evento provvede al rimborso o alla emissione di un voucher di pari importo al titolo di acquisto, da utilizzare entro 18 mesi dall’emissione. L’emissione dei voucher previsti del presente comma assolve i correlativi obblighi di rimborso e non richiede alcuna forma di accettazione da parte del destinatario”.
Il promoter “provvede, comunque, al rimborso con restituzione della somma versata ai soggetti acquirenti alla scadenza del periodo di validità del voucher quando la prestazione dell’artista originariamente programmata venga annullata, senza rinvio ad altra data compresa nel medesimo periodo di validità del voucher. In caso di cancellazione definitiva del concerto, l’organizzatore provvede immediatamente al rimborso con restituzione della somma versata”.
Ma che succederà adesso a chi ha già chiesto il voucher? Dovrà farsi vivo con promoter e piattaforma di ticketing per chiedere il rimborso? Come riporta “Il Sole 24 Ore”, il legislatore (almeno per ora) non lo dice e la matassa burocratica è tutt’altro che sciolta.
Articolo pubblicato il: 10 Luglio 2020 11:33