La economia italiana “continuerà a crescere allo stesso passo del’1,5% quest’anno, sostenuta largamente dalla domanda interna”, ma “sarà moderata a 1,2% nel 2019”. Tali dati rappresentano la stima primaverile della Commissione Ue, sulla scia invernale e che per l’anno prossimo segnalano anche un rallentamento degli investimenti. Inoltre, il rapporto tra debito e Pil “ha raggiunto il suo picco nel 2017, a 131,8%, anche a causa del sostegno alle banche, e progressivamente scenderà a 130,7% nel 2018 e 129,7% nel 2019, principalmente come risultato di una crescita più forte del Pil nominale”. Per quanto riguarda l’occupazione, anch’essa è stimata in crescita grazie agli sgravi di 3 anni per assumere giovani. Tuttavia, l’allarme risuona forte in riferimento alla permanente incertezza politica, “diventata più pronunciata” e che “se prolungata, potrebbe rendere i mercati più volatili e intaccare il sentimento economico e i premi di rischio”. Queste considerazioni rappresentano un motivo in più per risolvere il rebus del nuovo Governo, dopo due mesi vissuti nel caos post-elettorale, tra litigi e consultazioni.
In riferimento alla difficile situazione economica italiana, il commissario Ue per gli affari economici, Pierre Moscovici, ha sottolineato senza mezzi termini che gli sforzi strutturali fatti dall’Italia per il 2018 “sono pari a zero”.
Articolo pubblicato il: 3 Maggio 2018 17:59