Edenlandia chiude con amarezza. Gianluca Vorzillo (patron del Parco giochi di Fuorigrotta): “Non si capisce sulla base di quali evidenze scientifiche siano stati chiusi i parchi di divertimento”.
Il nuovo DPCM ufficializzato ieri porta anche alla chiusura di Edenlandia, il popolarissimo parco giochi del quartiere napoletano di Fuorigrotta. Amareggiato il patron, Gianluca Vorzillo: “Non si capisce sulla base di quali evidenze scientifiche siano stati chiusi i parchi di divertimento– afferma Vorzillo in una nota-. Il Parco si ritrova a chiudere di nuovo, dopo il già duro periodo di lockdown. Da marzo a maggio il fatturato è stato “zero”, da maggio a settembre anche peggio, soprattutto a causa della politica di terrore che è stata adottata in questi mesi. Insomma, in tutto questo periodo non abbiamo ricevuto nessun aiuto concreto da parte delle Istituzioni, né prima né durante il periodo di chiusura e tantomeno dopo”.
Vorzillo sottolinea che “noi come tutte le altre aziende abbiamo adattato la nostra policy di ingresso e gestione dei clienti rispettando tutte le norme sanitarie. La domanda quindi è una sola, cosa hanno fatto il Governo e la Regione fino ad ora? La soluzione migliore, probabilmente per loro la più facile, è quella di chiudere tutto, indistintamente, senza pensare alla ricaduta sociooccupazionale e al disastro economico in una situazione già complicata”.
Cinque mesi di chiacchiere, da maggio scorso, per scoprire che, ad oggi, il Paese è in balia di “personaggetti” che non sono riusciti a gestire una emergenza sanitaria che si sta trasformando in una ecatombe sotto tutto i punti di vista”.
Il vertice della società ha chiesto un tavolo di confronto in Regione, per andare in deroga e ottenere l’apertura del Parco, viceversa saranno costretti, insieme ai dipendenti del parco, a scioperare, scendendo in piazza.
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