I dati delle elezioni 2018: M5S è il primo partito d’Italia con il 30%. La Lega supera Forza Italia e crolla il Pd di Renzi.
Il Movimento 5 stelle primo partito oltre il 30%, ma centrodestra prima coalizione. Crollo del Pd, la Lega supera Forza Italia. Ma non c’è una maggioranza per formare un governo. È il risultato dei dati che arrivano dalle sezioni di tutta Italia, quando ormai lo spoglio ha superato il 60% al Senato e oltre il 40% alla Camera. Il Movimento di Luigi Di Maio è il primo partito al Sud, mentre il centrodestra è tutto al centronord. Il Partito Democratico è presente nella Toscana di Matteo Renzi e nel Trentino della ministra uscente Maria Elena Boschi. L’affluenza ha sfiorato il 74%.
Secondo le proiezione del consorzio Opinio-Italia per la Rai al Senato il centrodestra è la prima coalizione con il 35,6%, M5S primo partito con il 32,5%, centrosinistra al 23%. Il Pd sarebbe al 19,2%, la Lega al 16,2%, Forza Italia 14%, Fratelli d’Italia 4,1%, Liberi e Uguali 3,5%, +Europa 2,3%, Noi con l’Italia 1,2%, Civica Popolare Lorenzin 0,6%, Insieme 0,7%, Svp 0,4%, altri 5,4%.
Alla Camera le proiezioni del consorzio Opinio-Italia per la Rai vede il centrodestra al 36,4%, M5S 32,4%, il centrosinistra al 22,9%. La Lega, con il 17,7%, supera Forza Italia di oltre 4 punti (13,3%). Fdi è al 4% e Noi con l’Italia al 1,2%. Il Pd è al 19%, +Europa Bonino al 2,6%, mentre Civica Popolare Lorenzin è allo 0,5%, Insieme allo 0,5%, Svp 0,4%. LeU è al 3,6%, altri 4,7%.
Un Italia divisa, insomma, con una conferma del M5s molto evidente. Il Movimento 5 Stelle prende molti più voti rispetto alle passate elezioni politiche, guadagnando cinque punti percentuali alla Camera. La Lega addirittura supera Forza Italia.
In base all’exit poll Consorzio Opinio Italia per Rai alla Camera la coalizione di centrodestra avrebbe 247-257 seggi mentre al M5s ne andrebbero tra 230-240, al centro sinistra 110-120, Leu 11-19, ad altri 0-2. In particolare, alla Lega andrebbero 115-123 seggi, a FI 99-105, al Pd 104-110, a Fdi 24-32, a Leu 11-19, a Svp 3-5, a Noi con l’Italia 2-4, a Civica Lorenzin 1-3, a +Europa Bonino e Italia Europa insieme entrambi al 0-2. Altri 0-2.
Al Senato la coalizione di centrodestra guadagnerebbe tra i 128 e i 140 seggi mentre al M5s ne andrebbero tra 109 e 119 e alla coalizione di centrosinistra tra 47 e 55. A LeU tra 7 e 11 agli altri tra 0 e 2.
Alessandro Di Battista dal comitato elettorale M5S commenta: «Trionfo del M5S, una vera e propria apoteosi, che dimostra la bontà del nostro lavoro e dimostra che tutti quanti dovranno venire a parlare con noi, e questa sarà la prima volta. È questa è la migliore garanzia di trasparenza del popolo italiano. Dovranno venire a parlare con noi usando i nostri metodi di correttezza, di trasparenza».
«Il centrodestra ha la maggioranza politica, quindi è il vero vincitore di una tornata elettorale in cui è in gioco il governo del paese e non le affermazioni individuali. Solo con dati più precisi si capiranno i risultati dei singoli partiti e dei rapporti di forza parlamentari, e se la vittoria politica si tradurrà in una maggioranza numerica a Camera e Senato. Dopo 5 anni di governo della sinistra il centro destra e non il Movimento 5 Stelle è l’alternativa vincente. Gli italiani, come aveva chiesto il presidente Berlusconi, non hanno fatto prevalere la deriva grillina». Lo si legge in una nota del Coordinamento Nazionale di Forza Italia.
Marine Le Pen su twitter si congratula con Salvini: “La spettacolare crescita e l’arrivo in testa alla coalizione della Lega guidata dal nostro alleato e amico @matteosalvinimi è una nuova tappa del risveglio dei popoli! Vive felicitazioni!“.
Risultati alterni per i big negli uninominali
Matteo Renzi ha vinto a Firenze Senato con il 44% circa. Luigi Di Maio ha stravinto ad Acerra Camera con il 63% circa. Paolo Romani ha vinto a Sesto San Giovanni Senato con il 40%. Renato Brunetta ha vinto a San Dona’ di Piave Camera con il 50%. Giorgia Meloni ha vinto a Latina Camera con il 46%. Paolo Gentiloni è in testa a Roma Trionfale Camera con il 41%. Emma Bonino è in testa con il 38% a Roma Gianicolense Senato. Marco Minniti è solo terzo nel collegio di Pesaro Camera. Dario Franceschini è solo secondo a Ferrara Camera. Pietro Carlo Padoan è in testa di soli due punti a Siena Camera. Maria Elena Boschi ha vinto il collegio di Bolzano Camera. Pier Ferdinando Casini è in testa a Bologna Senato. Valeria Fedeli è seconda per un punto a Pisa Senato. Roberta Pinotti è solo terza a Genova Senato. Graziano Delrio è in testa di un punto a Reggio Emilia Camera. Beatrice Lorenzin ha vinto nel collegio di Modena Camera. Claudio De Vincenti è solo terzo a Sassuolo Camera. Luca Lotti ha vinto il collegio di Empoli Camera. Riccardo Nencini è in testa di un soffio ad Arezzo Senato. Massimo D’Alema ha preso poco meno del 4% a Nardo’ Senato. Marianna Madia è in testa a Roma Montesacro Camera. Giuseppe De Mita è solo terzo ad Ariano Irpino Camera. Non vanno bene nei collegi uninominali i potenziali ministri M5s. Alfonso Bonafede, candidato alla Giustizia, e’ solo terzo nel collegio di Firenze Peretola Camera. Paola Giannetakis, candidata all’Interno, e’ solo terza nel collegio di Perugia Camera. I perdenti nei collegi uninominali potrebbero entrare in Parlamento con il plurinominale. Questo vale, ad esempio, per Minniti, Bonafede, Pinotti e Franceschini.
I dati delle proiezioni per il Senato
Le proiezioni assegnano al Centrodestra il 36% dei voti, al Movimento 5 Stelle il 32,5%, mentre il Centrosinistra è attorno al 23,6% e Liberi e Uguali al 3,5%. Alle altre liste rimane il 4,9 per cento.
Matteo Salvini non rilascia dichiarazioni ufficiali ma si affidata a Twitter: «La mia prima parola: GRAZIE!». Nessuna telefonata, per ora, a Silvio Berlusconi.
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha commentato i risultati delle elezioni: “C’è un voto di pancia che premia le estreme, sarà difficile governare. Più di questo non potevo fare, ho dato tutto. I tempi ristretti non hanno aiutato a fare aumentare i nostri consensi”.
Quali scenari si profilano per una maggioranza?
Ora la parola passa al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. I leader saranno ricevuti per valutare se c’è la possibilità di formare un esecutivo. Il centrodestra non avrà da solo la maggioranza. Lo stesso vale per M5s e centrosinistra. M5s, è primo partito e avrebbe la maggioranza se si alleasse con Lega e/o FI oppure con il Pd. Pd e Fi insieme non avrebbero da soli la maggioranza. Una ipotetica maggioranza Movimento Cinque Stelle-Lega sarebbe la più antieuropeista, considerato che nell’Europarlamento M5s sta con Farage e la Lega con Front National e Fpoe. Altra ipotesi potrebbe essere un Governo tecnico sostenuto da centrodestra e centrosinistra. In questo caso il Movimento cinque stelle sarebbe non determinante. Una eventuale alleanza tra M5s e Leu non avrebbe la maggioranza in Parlamento. Diversamente si valuterà di tornare al voto.
(fonte dati Opinio-Italia / interno.gov.it)