La giornalista professionista Ornella D’Anna, da anni impegnata nel terzo settore, si candida al consiglio della I Municipalità (Chiaia, Posillipo e San Ferdinando) per la lista Azzurri per Napoli, a sostegno della candidata presidente Giovanna Mazzone (oltre che del candidato sindaco Gaetano Manfredi).
Dopo un’esperienza al Centro Donna del Comune di Napoli, D’Anna ha deciso di dedicarsi agli “ultimi”, aprendo LadyO, un giornale online che si occupava di donne vittime di violenza. Da qui, ha scritto un libro, “Danze orientali dall’interno del carcere”, sulle ‘diversamente libere’, detenute nel carcere di Pozzuoli per poi diventare direttore responsabile di Settoretre, un giornale incentrato sulla disabilità (e al quale collaborano tutti scrittori diversamente abili).
Parallelamente, è cominciata la “spinta” politica: per alcuni anni è stata membro della Commissione Pari Opportunità del Comune di Casagiove. Ora la candidatura alla I Municipalità con la lista “Azzurri per Napoli”.
“Nella mia lista -sottolinea la giornalista – ho trovato finalmente quei valori e quelle idee, soprattutto quella voglia di “fare”, che mi appartengono da sempre. E’ fuori di dubbio che la Municipalità, in quanto organo di maggiore prossimità con i cittadini, si debba fare carico dell’ordinario: manutenzione stradale, igiene e riqualificazione delle aree urbane, sicurezza, ecc. Dal mio punto di vista, però, non si può derogare nemmeno alla rivalutazione del capitale umano, per il quale sono necessari interventi mirati”.
Secondo D’Anna, “capitale umano sono genitori che non hanno spazi ludici nei quali portare i propri figli (basta considerare la situazione in cui versano Villa Comunale e Parco Virgiliano) e, ovviamente, bambini ai quali è negata la possibilità di giocare senza incorrere in pericoli di vario genere; intendo inoltre anziani troppo spesso lasciati soli, per i quali attualmente non esistono circoli ricreativi né altre possibilità di recupero della socialità; intendo sportivi che non possono allenarsi perché, di fatto, non esistono spazi pensati per loro – e quei pochi che ci sono, sono inutilizzabili.
Mi riferisco, anche, al bisogno generalizzato di maggiore sicurezza: è impensabile che, sulle nostre strade, non esistano controlli, che non ci siano, ad esempio, neanche forze dell’ordine o addirittura i famosi “nonni civici” che sorveglino l’ingresso e l’uscita dei minori che vanno a scuola, o che presidino i luoghi di ritrovo notturni. Di fatto, anche la zona di Chiaia, Posillipo e San Ferdinando, considerata il ‘salotto buono’ della città oltre che quartiere zeppo di storia e di cultura, oggi è allo sbando”.
Articolo pubblicato il: 14 Settembre 2021 15:59